La notizia dell’incendio agli Universal Studio era già tristemente nota, così come dell’insabbiamento della faccenda da parte di un ex dirigente.
Ma ora arrivano le tragiche conferme ufficiali…
Si temeva, ma praticamente, si sapeva. Nel 2008 il grande rogo del complesso degli Universal Studio aveva spazzato via più di centomila master originali di dischi che al solo nominarli fanno tremare le gambe.
Ma, nonostante tutto, mancava una conferma ufficiale e una vera e propria lista delle tragiche perdite.
Ora, la Universal ha riconosciuto che le registrazioni master degli album di Nirvana, Soundgarden, Slayer, R.E.M., Elton John, Bryan Adams, Sheryl Crow, Sonic Youth, Beck e altri artisti/band sono state danneggiate o del tutto distrutte nell’incendio.
Fu il New York Times a raccontare la storia, che ha spinto artisti come Soundgarden, Hole, gli eredi di Tom Petty, a fare causa alla major discografica.
Secondo la nota rivista Rolling Stone, nell’ambito del procedimento legale questi artisti hanno chiesto un elenco completo dei materiali danneggiati. La Universal ha risposto adesso confermando (tramite documenti depositati) che le registrazioni master di 19 artisti sono state “danneggiate o distrutte” nell’incendio.
Ma è una lista assai breve, poiché il numero di artisti vittime del danneggiamento delle proprie opere sarebbe ben più alto di 19, una cifra intorno ai 17.000!
Howard King, uno degli avvocati dell’accusa, ha dichiarato: “Ora che si trovano ad affrontare una causa da parte dei loro artisti, sostengono che solo 19 sono stati colpiti. Questa discrepanza è inspiegabile“.
La Universal sostiene di aver salvato altre copie delle registrazioni altrove, sia su vinile (matrici?) che su nastro, ma l’etichetta non dice chiaramente quali dischi sarebbero stati salvati tramite queste presunte copie di backup.
Vengono descritti come “alcuni flat mix originali” e “alcune bobine master multitraccia originali“, il che ha parecchio del vago, come se avessero trovato effettivamente qualcosa smistato da qualche parte, ma ancora di non ben precisata natura.
Si ritiene comunque che i master originali di Nevermind dei Nirvana siano “spariti per sempre”. Come altri.
Pur tuttavia, c’è una voce fuori dal coro, quella degli Smash Mouth che minimizzano la questione dicendo: “La nostra perdita non può essere paragonata alle migliaia di persone che hanno perso la casa, gli animali domestici, i ricordi e persino i loro cari. È la loro perdita che pesa davvero tanto sul nostro cuore“.
A conti fatti, non hanno sicuramente torto.
E per fortuna, parliamo di dischi che certo non cesseranno di circolare e siamo sicuri che prima o poi salteranno fuori altre copie dei master, sepolte chissà dove in qualche magazzino (o trafugate da qualche ex dipendente, visto che accade spesso…).
Certo, il processo in corso sta riservando momenti di imbarazzo non da poco…
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