La scelta è particolarmente importante per uno strumento amplificato con pickup magnetico, ma anche per il semplice suono acustico i nuovi materiali sembrano aprire una nuova strada alternativa a quelle tradizionali.
Per quanto mi riguarda il casus belli è stato quello di trovare corde adatte al pickup montato su una National resofonica, ma lo stesso problema si poteva porre con qualsiasi normale acustica dotata di pickup magnetico alla buca.
La maggior parte di questi pickup tende a rilevare con maggiore intensità il suono delle corde lisce in acciaio rispetto a quelle con avvolgimento bronzato a causa della minore reattività magnetica di queste ultime, col risultato di evidenti squilibri nell’esecuzione. Tradotto in parole povere, i cantini squillano molto di più dei bassi e il povero chitarrista non sa più che pesci prendere.
Finora l’unica soluzione possibile, oltre a quella di cambiare pickup (in favore di un piezoelettrico, ad esempio, se adatto allo strumento), era quella di sostituire le corde bronzate che i chitarristi acustici in genere prediligono con corde in nickel, molto più omogenee quando si parla di magnetismo. Il cambiamento, però, è piuttosto deciso in termini di suono.
Il primo a raccogliere esplicitamente la sfida e a presentare un prodotto innovativo in questi termini è stato D’Addario con le sue corde NB, Nickel/Bronze appunto.
Sono corde prive di trattamenti di coating, confezionate con la superficie metallica volutamente “nuda” allo scopo di esprimere con la massima chiarezza le loro caratteristiche. Il trucco è quello di rivestire l’anima in acciaio con lo stesso bronzo fosforoso delle corde tradizionali, ma di aggiungere una placcatura esterna in nickel.
La differenza è relativa ma significativa. A parte l’effetto estetico prodotto dal diverso colore dell’avvolgimento, si sperimenta immediatamente con sorpresa la scarsa o inesistente perdita di calore nel suono, che si mantiene ricco e definito nell’intera gamma di frequenze. Il bilanciamento acustico fra bassi e acuti è evidente, e la pasta sonora permette grande versatilità sia nell’uso del plettro che delle dita.
A distanza di diverse settimane dal montaggio sullo strumento posso anche dire che la resistenza all’ossidazione è notevole, considerando che lo strumento non è mai entrato in una custodia ed è stato suonato parecchio.
L’ultimo test pratico era proprio quello del montaggio su uno strumento con pickup magnetico e il risultato è stato anche qui notevole. Il bilanciamento in volume di suono fra le prime due corde lisce e quelle avvolte è di gran lunga maggiore rispetto al semplice bronzo e ne permette finalmente l’uso sul palco senza troppe ansie.
Se il puro nickel è ancora più omogeneo in questo senso, va detto che il nickel/bronze delle NB è uno dei migliori compromessi possibili per conservare quanto più possibile un suono acustico naturale usando un certo tipo di pickup.
Bella sfida! E il bello è che ora la stanno raccogliendo anche altri produttori…
Se siete poi interessati ad ascoltare le differenze tra le tipologie di corde, D’Addario ha creato un apposito sito nel quale viene fatta una comparazione, anche se consigliamo dei mezzi d’ascolto che siano in grado di trasmettere le qualità più infinitesimali di un suono risultando altrimenti non troppo facile distinguere a pieno le reali diversità.
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