Il chitarrista e cantante di una mega-band come i Pink Floyd si può anche permettere qualche lusso, in questo caso si tratta di un mixer SSL L500 per gestire il complesso monitoraggio di palco in un tour iniziato nell’autunno e destinato a proseguire fino alla primavera inoltrata. Come noto, il protagonista principale è il recente album solo di Gilmour, Rattle That Lock.
La scelta di una mixing board sfruttata generalmente per gestire la sala non è, in realtà, un’esagerazione e neanche un lusso, ma l’espressione di una necessità reale – a detta del fonico di palco Gavin Tempany. Il problema era arrivare a controllare il notevole numero di segnali generati dalla band, 128 processati con effetti e 32 dry. La scelta non era dunque troppo ampia ed è ricaduta sulla console SSL per la sua ampia dotazione (fino a 256 linee audio di cui 208 con full processing e 48 dry – fino a 1008 input e output).
I numeri relativi alle linee di palco della band di Gilmour parlano da soli: quasi 100 input, con 16 gruppi dedicati al sistema Aviom di personal monitoring del batterista, 14 in-ear monitor stereo, e 16 spie di palco. La struttura del monitoraggio prevede in generale spie a terra, ma i tecnici e alcuni dei musicisti usano anche sistemi in-ear, portando al raddoppio di molte delle linee di monitor e al conseguente aumento del loro totale.
L’altra ragione della scelta è ovviamente relativa alla qualità audio garantita dal banco in questione, 96kHz e la capacità di mantenere fino a livelli molto alti la pulizia del suono.Inoltre – e chi ha esperienza nel campo può ben capire – L500 permette di mantenere il segnale audio aperto anche mentre il fonico modifica l’architettura del mixer, eliminando fastidiose perdite di tempo soprattutto durante le lunghe session delle prove e nel soundcheck.
Per ulteriori informazioni consultate il sito ufficiale di Solid State Logic.
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