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Gli archivi segreti di Bob Dylan

Se ne parlava come di un mito, le pagine in cui Dylan aveva scritto le sue canzoni nei momenti chiave della sua carriera; ora sono una realtà, pagando cifre degne di un'opera d'arte gli archivi di Dylan sono stati acquisiti da un gruppo di estimatori dell'Oklahoma, il miliardario George B. Kaiser e l'Università di Tu

Se ne parlava come di un mito, le pagine in cui Dylan aveva scritto le sue canzoni nei momenti chiave della sua carriera; ora sono una realtà, pagando cifre degne di un’opera d’arte gli archivi di Dylan sono stati acquisiti da un gruppo di estimatori dell’Oklahoma, il miliardario George B. Kaiser e l’Università di Tulsa. L’intento è di metterli a disposizione della ricerca accademica e forse anche del pubblico una volta digitalizzati e catalogati: si parla di circa 6.000 pezzi comprendenti appunti, testi di canzoni e corrispondenza, ma anche registrazioni, filmati e foto.

Gli archivi segreti di Bob Dylan

Photograph: Val Wilmer/Getty

L’idea è di creare probabilmente un apposito museo accanto a quello già realizzato per Woody Guthrie (riferimento iniziale di Dylan) dopo l’acquisto dei suoi archivi dalla famiglia. Sembra che Dylan abbia dichiarato di essere contento che il suo materiale trovi una collocazione “accanto ai lavori di Woody Guthrie e soprattutto a tutti i pregevoli reperti dei nativi americani” raccolti nel museo di Tulsa.
Collegati a tutte le fasi della carriera dell’artista, gli archivi sono un prezioso strumento per chiunque fosse interessato a conoscere da vicino i suoi processi creativi, confrontando ad esempio le varie evoluzioni di canzoni famosissime e il percorso di altre poi finite nel dimenticatoio.

Dylan è oggi considerato fra i grandi della letteratura americana ed è noto per la riservatezza che ha sempre mantenuto intorno alla sua vita privata e al suo lavoro.   Fra le altre cose, si cita la presenza di corrispondenza con personaggi famosi come Barbara Streisand, Dennis Hopper e Peter Fonda (che chiedono l’assenso per l’utilizzo di “It’s Alright, Ma (I’m Only Bleeding)” nel loro film Easy Rider), e soprattutto una quantità di materiale multimediale fra cui centinaia di nastri master che ora saranno digitalizzati allo scopo di rendere facilmente accessibili anche le singole parti suonate nelle incisioni originali.

Presenti anche registrazioni giovanili e diversi filmati particolarmente appetitosi per i fan, fra cui le prove per il “Rolling Thunder Revue” tour, nel 1975, e l’allestimento della cover live di “This Land Is Your Land”, forse la canzone più nota in assoluto di Woody Guthrie.

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