Ciao a tutti gli amici e colleghi bassisti di MusicOff, in questo nuovo articolo ci occuperemo degli armonici naturali che possiamo suonare sul basso elettrico; eviterò di addentrarmi nella spiegazione fisica della produzione di suoni armonici, preferendo in questo articolo occuparmi più concretamente di come ottenere degli armonici naturali sul nostro strumento e come poterli utilizzare in contesti musicali.
Si può quindi brevemente dire che gli armonici naturali sono suoni che si possono produrre creando un nodo in punti precisi della corda vibrante che sono, nello specifico:
- la metà esatta della corda (12° tasto)
- 1/3 di corda (7° tasto)
- 1/4 di corda (5° tasto)
- 1/5 di corda (4° e 9° tasto)
Il nodo potrà essere prodotto esercitando una leggera pressione sulla corda nei punti sopracitati, senza però abbassarla fino a raggiungere il contatto con il tasto, ed in seguito pizzicando normalmente la corda stessa. Noterete come la corda vibrerà tra il capotasto e il nodo, tra il nodo ed il ponte, ma rimarrà ferma nel punto del nodo stesso.
Questo produrrà dei suoni armonici che percepiremo come note specifiche che andiamo ora ad analizzare.
Prendendo ad esempio la corda G otterremo:
- al 12° tasto la nota G(un’ottava sopra la corda a vuoto)
- al 7° tasto la nota D
- al 5° tasto la nota G (due ottave sopra la corda a vuoto)
- al 4° e 9° tasto la nota B
Di regola possiamo quindi stabilire che al 12° e al 5° tasto otterremo degli armonici di ottava rispetto alla corda a vuoto, al 4° e 9° tasto un armonico di terza maggiore e al 7° tasto un’armonico di quinta.
Un ulteriore procedimento che possiamo usare per memorizzare queste note è notare che nel caso del 12°, del 4° e del 7° tasto le note armoniche prodotte corrispondono, per nome ma non per altezza, alle note prodotte suonando normalmente sui tasti corrispondenti; mentre per quanto riguarda i tasti 5° e 9° la nota prodotta corrisponde, sempre solo per nome, alle note suonate sullo stesso tasto ma sulla corda sottostante, in questo caso la corda D.
Per quanto riguarda la notazione su pentagramma, dovremo invece preoccuparci di stabilire l’effettiva altezza delle note armoniche, in tablatura troverete il riferimento al tasto su cui suonare l’armonico:
Tutto ciò è ovviamente riproducibile anche sulle altre tre corde a nostra disposizione:
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Uno degli aspetti più interessanti del mondo degli armonici naturali è la possibilità di utilizzarli per la costruzione di accordi, dai più semplici ai più complessi, accostando uno o più armonici a delle note suonate sul registro basso dello strumento, generalmente usate come basso dell’accordo che andremo a costruire.
Addentrandoci in questo argomento non si può fare a meno di notare come le possibilità armoniche siano pressochè infinite; mi occuperò quindi solo di alcuni semplici esempi che potranno darvi uno spunto di studio per approfondire l’argomento:
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◊ è il simbolo con il quale potrete molto spesso trovare indicati gli armonici. A voi il compito di elaborare altre possibilità armoniche; per indirizzarvi in questo lavoro vi posso consigliare di esaminare un armonico per volta, cambiando cromaticamente il basso ad esso applicato (partendo ad esempio dal E a vuoto) ed esaminando il tipo di intervallo che si viene armonicamente a creare, ad esempio:
Mi sono volutamente occupato solo degli armonici naturali più evidenti e di facile riproduzione, ci sono molti altri punti della corda che producono suoni armonici con relativa facilità, vi invito pertanto, una volta terminato il lavoro che vi ho proposto, ad esplorarli per ampliare il vostro bagaglio di conoscenza sull’argomento!
Buona Musica e buon divertimento!
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