È davvero cosa fatta la reunion dei Supergrass, la formazione inglese che fece parte della massiccia ondata Britpop dilagante nella seconda metà degli anni ’90.
Era il 1995 quando il giovane terzetto di artisti formato da Gaz Coombes, Danny Goffey e Mick Quinn dava alle stampe il proprio album di esordio “I Should Coco“, che tanto per la cronaca sarebbe stato per l’etichetta Parlophone Records il disco di debutto più venduto sin dai tempi di “Please Please Me” dei Beatles.
Il grande pubblico ricorderà di questo lavoro una canzone su tutte, vale a dire quella “Alright” che all’epoca rappresentò un successo mondiale diventando un vero e proprio tormentone:
La band avrebbe in seguito accolto ufficialmente nella lineup Rob Coombes, fratello di Gaz e già in precedenza collaboratore esterno, e pubblicato altri cinque LP, distaccandosi gradualmente dai contorni musicali dell’epoca Britpop fino a consolidarsi in un sound alternative rock più maturo e di nicchia rispetto agli esordi.
Nel 2010 è però arrivato il brusco stop alle attività (che interruppe tra l’altro la lavorazione del settimo album in studio) e da allora i tre componenti si sono dedicati alle rispettive carriere musicali.
Arriverà dunque a circa 10 anni di distanza dalla sospensione, nonchè a 25 esatti dalla pubblicazione dell’album di esordio, il reunion tour che i Supergrass intraprenderanno nei primi mesi del 2020, con date per il momento prevalentemente riservate ai paesi del centro e nord Europa (più due negli USA).
Non finisce qui, perchè contestualmente sarà rilasciato anche il box “Supergrass: The Strange Ones 1994-2008“, una raccolta dei sei LP della band, che conterrà inoltre una serie di aggiunte tra live, B-sides, cover e nuovi mix, per un totale di sei ore di registrazioni inedite.
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