Un “Trash Talk“, modello di rullante usato da Dave Grohl in “Play” e da lui autografato, è stato battuto all’asta per 2.600 dollari.
Il modello “Trash Talk”, in lega di alluminio, è stato appositamente costruito dalla Masters of Maple per la campagna “Play”.
Lo scorso agosto Dave Grohl ha realizzato un mini documentario in due episodi in cui racconta gioie e dolori che attendono chi sceglie di dedicare la propria vita allo studio di uno strumento musicale.
Atto conclusivo, un unico brano di ben 23 minuti con sette diversi strumenti impiegati, tutti suonati dal frontman dei Foo Fighters. Il tutto nell’ambito della campagna “PLAY”, avviata per sostenere i giovani musicisti di talento, campagna che si è finanziata anche attraverso i proventi della messa all’asta degli strumenti utilizzati nel documentario, opportunamente autografati.
Si tratta di un tamburo in lega di alluminio che misura 14 pollici per 5,5. Denominato Trash Talk, è fornito di un badge a forma di labbra sormontate dal nome dell’azienda costruttrice, la statunitense Masters of Maple.
Dallo spessore di 1 millimetro, il fusto privo di saldature si presenta esteriormente in finitura ‘spazzolata’ ed è dotato di soli sei viti tiranti.
Sulla pelle battente, oltre alla sua firma, Dave Grohl ha anche scritto a pennarello “Hit Em Hard“, ossia “colpiscilo duro!“.
Del rullante Trash Talk è stata realizzata anche una versione dalla profondità di 6,5 pollici (sempre x 14 pollici di diametro); in totale ne sono stati realizzati appena 50 esemplari.
Nata nel 2002 e guidata da Sahir Hanif, la Masters of Maple è una piccola azienda artigianale del sud della California che sinora, come si evince dal nome, ha realizzato strumenti su misura in multistrato di acero nordamericano.
Con The Trash Talk “abbiamo voluto creare un tamburo dal grande suono, ma che non fosse troppo sofisticato” ha dichiarato il proprietario.
Ecco spiegati i soli sei tiranti – per offrire una gamma di accordatura la più ampia possibile – e la scelta dell’alluminio, che conferisce al fusto “un ruggito nella tonalità bassa, che controbilancia il suo pronunciato effetto crack. Semplice, ma mortale!“.
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