Sarà un algoritmo ad aiutare SIAE nella lotta contro la falsa programmazione dei borderò: lo ha comunicato oggi in via ufficiale la stessa società, annunciando che l’iniziativa rappresenterà anche il primo brevetto della propria storia.
Si chiama “Programmi puliti” il progetto portato avanti da SIAE in sinergia con l’Università La Sapienza di Roma in una collaborazione durata all’incirca un anno. Dalle dichiarazioni del presidente Filippo Sugar emerge la necessità di opporre forze concrete alla pratica di alterare i resoconti dei programmi di esibizioni musicali pubbliche, nonchè la viva soddisfazione per il raggiungimento di un obiettivo che rispecchia il clima di semplificazione e innovazione che la società sta promuovendo.
Il programma prevede una verifica automatica su tutti i borderò presentati sia in formato cartaceo che in digitale (utilizzando il servizio MioBorderò): stiamo parlando di circa 1,4 milioni di documenti all’anno, per un totale che supera i 40 milioni di brani. I dati vengono analizzati sfruttando tecniche innovative, e le risultanze consentiranno di effettuare controlli in modo mirato per verificare il rispetto della programmazione comunicata dal contesto che ospita l’esibizione.
Un processo che efficientando le attività di controllo semplifica dunque in maniera consistente il riscontro delle eventuali irregolarità, e che si affianca al sistema di borderò digitale nella tutela di un servizio di ripartizione dei diritti d’autore sempre più preciso e rapido.
Tutte le informazioni sul brevetto possono essere reperite sul sito web ufficiale di SIAE.
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