A una manciata di giorni da quello che è stato annunciato come concerto conclusivo della carriera degli Elio e le Storie Tese, Elio e Faso sono protagonisti di un’intervista densa di riflessioni sull’evento in arrivo ma anche su loro stessi, sulla band e sulla musica in generale.
Nel particolare format “Lo Specchio” del canale Onstage, i due membri degli Elii raccontano di tutto ciò che ruota attorno al loro prossimo scioglimento. Anzitutto parlando della due giorni al Collisioni Festival, l’ultima occasione di contatto diretto con i fan, durante la quale si augurano di dare vita a una vera e propria “orgia dei sentimenti“, proponendo anche brani della loro storia più recente.
Faso rivela poi che non rifarebbe il prematuro annuncio dello scioglimento a causa dell’eccesso di domande che negli ultimi mesi gli sono state rivolte sull’argomento. Entrambi si dichiarano rammaricati riguardo lo spostamento di location di alcuni concerti del Tour d’Addio, non dipendente dalla loro volontà, e rimanendo in tema si esprimono sull’importanza della data di Milano dello scorso dicembre (per Elio il giorno in cui la band si è effettivamente sciolta) e sul rapporto con il live in generale.
Momenti belli e momenti brutti, tanti nella loro carriera: se per Elio la bellezza di questo mestiere sta in ogni nuovo giorno in cui si continua a farlo, Faso ricorda un aneddoto particolare relativo alla Biba Band, quando per una coincidenza di presenze nella stessa location si ritrovarono a suonare assieme a Peter Erskine.
Sul momento peggiore sono entrambi dolorosamente concordi: la morte dell’amico Feiez, avvenuta nel 1998 proprio mentre erano sul palco con la Biba Band.
I due non mancano di togliersi il proverbiale sassolino dalle scarpe quando si parla di critiche che fanno male: per Faso sono quelle senza fondamento rivolte non tanto al gradimento dei pezzi degli Elii quanto a una loro presunta scarsa capacità nel suonare, mentre per Elio una su tutte è la bocciatura del brano “Vincere l’odio” al Festival di Sanremo 2016.
L’intervista si chiude con una riflessione sull’importanza della musica in ambito sociale e con un piccola digressione su come si sono avvicinati alla musica. Il tono generale della chiacchierata è come da tradizione ironico, a tratti dissacrante, ma i contenuti sono senza dubbio importanti per i due, che in più di un’occasione tradiscono una grande emozione nel raccontarsi.
Ecco il video integrale dell’intervista:
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