“Grace” di Jeff Buckley sembra essere stato pubblicato ieri, invece sta già per festeggiare il suo primo quarto di secolo, e lo farà con diverse novità.
Il manifesto artistico del cantante, che a causa della sua prematura scomparsa è rimasto a noi come una sorta di testamento spirituale, non rappresenta la sua unica pubblicazione di inediti (ce ne sono diversi nell’album postumo “Sketches for My Sweetheart the Drunk”), ma agli occhi degli appassionati e dei fan resta comunque la principale espressione in studio dello sconfinato talento di un artista che ha purtroppo potuto mostrare poco, pochissimo di quanto prometteva.
Lo dimostra il continuo successo di brani attualissimi nonostante i loro 25 anni di età, come la title track dell’album e la sua toccante versione di “Hallelujah” di Leonard Cohen, non dimenticando altri piccoli capolavori come “Eternal Life” e “Last Goodbye“, ma si fa un torto a qualunque altro pezzo non venga citato perchè in ciascuno è possibile trovare chiare e decise le emozionanti pennellate del figlio d’arte.
Con questo artista si cerca periodicamente di sopperire alla mancanza di ciò che non si è mai concretizzato: non fa quindi eccezione l’iniziativa che vedrà prossimamente pubblicata sulle principali piattaforme di streaming una ricca reissue dell’album e dell’intero catalogo di Jeff Buckley, con la release in digitale di più di 50 pezzi, compreso l’inedito “Sky Blue Skin” in versione demo, senza dimenticare l’aggiunta di quattro interi concerti.
L’iniziativa sembra essere riconducibile agli eredi dello sfortunato figlio di Tim. La madre Mary Guibert ha dichiarato che “l’industria musicale ha visto almeno un paio di cambiamenti epocali dalla scomparsa di Jeff“, e si dice pertanto entusiasta di poter mettere a disposizione più materiale possibile per i fan del figlio in base alle nuove opzioni di diffusione.
Non ci è dato sapere se l’artista avrebbe apprezzato una simile iniziativa, resta comunque il fatto che proprio a causa della sua perdita troppo precoce è bene che il mondo continui a conoscere sempre di più quanto ci ha lasciato il genio di Jeff Buckley.
Aggiungi Commento