Eric Erlandson, chitarrista fondatore degli Hole, gruppo alternative nato nel 1989, ha affermato che prima di morire nel 1994, Kurt Cobain aveva registrato un disco solista già completo di tutte le demo necessarie alla lavorazione. Il chitarrista ormai non più parte della propria band nella quale solamente la vedova Cobain è rappresentante della vecchia formazione, ha anche aggiunto che il nuovo materiale su cui Kurt era al lavoro, avrebbe senza dubbio sorpreso tutti. Sembra proprio che Cobain nell’ultimo anno della sua vita avesse intrapreso una direzione nuova, molto interessante a detta di Erlandson, il quale sembra essere stato uno dei pochi a poter ascoltare il materiale prima della scomparsa del cantante. Il chitarrista degli Hole sembra essere rimasto tanto colpito da definire i nuovi brani come il “White Album” di Kurt, al momento disperso chissà dove, probabilmente tra le rovine dell’eredità presa in mano da Courtney Love.Nei racconti di Erlandson pare che Cobain avesse suonato alcuni dei nuovi brani personalmente con lui e che gli avesse quindi spiegato come avesse intrapreso la via solista per poter collaborare con più persone possibili. Dopo tanto tempo quindi Erlandson ha deciso di rivelare tali informazioni, non si capisce però perchè abbia atteso tanto dalla morte del frontman. La realtà è che il nome di Cobain è stato sporcato ormai di tante voci, anche quest’ultima potrebbe essere l’ennesimo tentativo d’innalzare ulteriormente l’hype per un personaggio fin troppo bistrattato.
Ai posteri l’ardua sentenza.Sotto, rispolveriamo i fasti dell’Mtv Unplugged con “Polly”.
L’album solista di Kurt Cobain
Eric Erlandson, chitarrista fondatore degli Hole, gruppo alternative nato nel 1989, ha affermato che prima di morire nel 1994, Kurt Cobain aveva registrato un disco solista già completo di tutte le demo necessarie alla lavorazione. Il chitarrista ormai non più parte della propria band nella quale solamente la vedova
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