“Finding Beauty in Chaos” è il titolo dell’album di esordio del progetto musicale di Michael Ciravolo, chitarrista della band alternative rock Human Drama nonché Presidente di Schecter Guitar Research.
Un impulso creativo, trasformato in musica compiuta grazie al lavoro congiunto con l’amico produttore e ingegnere del suono Michael Rozon, che è conseguenza anche della più recente esperienza in studio con il gruppo americano: Ciravolo racconta infatti che l’idea di dar vita a un solo-project è nata dall’impossibilità di dare sfogo alle sperimentazioni di suoni e parti chitarristiche nel contesto degli Human Drama, già ingombro di altri strumenti (armonici e non) con i quali si sarebbe creata una sconveniente competizione.
Da lì il suggerimento di Rozon, raccolto e trasformato nel progetto Beauty in Chaos, che resta saldamente legato alle radici musicali di Ciravolo e della band che ha caratterizzato gran parte della sua carriera musicale, ma con il vantaggio di poter mettere in pratica le idee maturate in un contesto di maggiore libertà: in questa prospettiva si colloca la scelta di non utilizzare synth o tastiere nelle registrazioni, un modus operandi che richiama i primi Queen e che trova una valida motivazione in quanto segue.
Sembra infatti che in alcune tracce Ciravolo e Rozon siano ricorsi addirittura a più di 30 sovraincisioni di parti chitarristiche: pratica senz’altro inusuale ma che trova ampio fondamento nell’approccio creativo dell’artista, il quale ha confermato di possedere una collezione di effetti a pedale pressochè sconfinata e di essersi avvalso in fase di registrazione di supporti quali EBow, Sustaniac, Gizmotron e persino di un vero archetto da violino.
Il risultato all’ascolto, contrariamente a quanto si potrebbe temere, è tutt’altro che affollato: come detto, pur libero da vincoli alla sperimentazione, l’artista si è mantenuto fedele alla linea musicale tradizionale della band di provenienza (che evidentemente è anche la sua personale) e il lavoro di un produttore esperto come Rozon ha di certo contribuito all’equilibrio del prodotto finito.
Un’altra caratteristica fondante di “Finding Beauty in Chaos” è la forte presenza di professionisti della musica ad alti livelli nel ruolo di guest star (prevalentemente al microfono). Nei 14 brani dell’album troviamo Michael Aston, Ashton Nyte, Wayne Hussey (dei The Mission, una band riferimento per Ciravolo), lo stesso vocalist degli Human Drama Johnny Indovina, Tish Ciravolo (moglie di Michael, la quale canta e suona il basso in “Look Up“), Simon Gallup (bassista dei Cure, un altro modello stilistico del chitarrista), Evi Vine, Al Jourgensen, Doug Pinnick, Robin Zander e Betsy Martin.
Michael Ciravolo, parallelamente alla sua attività di chitarrista professionista, come suddetto ricopre dal 1995 la carica di presidente di Schecter Guitar Research, i cui strumenti costituiscono ovviamente la quasi totalità del suo arsenale e sono stati regolarmente utilizzati nella registrazione del disco.
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