Per adesso è soltanto un’indiscrezione, ma fa già tremare i polsi: dopo l’enorme successo riscosso nello spazio londinese, potrebbe finalmente sbarcare in Italia Their Mortal Remains, la mostra-evento sui Pink Floyd della quale vi avevamo già parlato nei mesi scorsi. Nonostante le smentite ufficiali sembrerebbe infatti già in programma per il prossimo novembre l’inaugurazione italiana al Macro di Roma.
Se la situazione si concretizzasse, si tratterebbe di un approdo nel Belpaese tanto sospirato quanto ritardato: la mostra avrebbe infatti dovuto aprire i battenti a Milano tre anni orsono, su iniziativa di Fran Tomasi (storico promoter che fu tra le altre cose artefice dell’indimenticato concerto veneziano che i Pink Floyd tennero nel luglio del 1989). La prevista inaugurazione fu annullata per problemi organizzativi, con annessi disagi sul rimborso dei biglietti già acquistati, e la situazione sfociò in un’azione legale intrapresa dalla band e relativa diffida nei confronti della Evolve Devolve di Tomasi su eventuali future organizzazioni.
L’evento si è quindi realizzato a Londra tra il 13 maggio e il primo ottobre di quest’anno. Un vero e proprio tuffo nell’esperienza Pink Floyd, a partire dalle origini (quando ancora giravano in furgoncino e si facevano chiamare The Tea Set) e passando per le tutte le grandi tappe che ne hanno contraddistinto l’evoluzione umana e musicale, con tanto di precise distinzioni tra gli ambienti di esposizione in base ai leader che hanno caratterizzato i diversi periodi del gruppo.
Musica, immagini, video, ma anche strumenti e cimeli di ogni genere: chi l’ha visitata descrive la mostra come un evento unico.
Mentre incrociamo le dita in attesa dell’ufficialità dell’apertura romana della mostra, la nostra “fame floydiana” viene parzialmente placata dalla notizia della prossima pubblicazione in ristampa di Delicate Sound of Thunder, primo album live del post-Waters, e della compilation A Collection of Great Dance Songs, in un formato rimasterizzato delle takes analogiche originali.
Novembre si preannuncia quindi come mese a dir poco eccezionale per i fan italiani dei Pink Floyd: se la mostra aprirà i battenti come si vocifera, si tratterà di un’esperienza che difficilmente potremo dimenticare.
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