La notizia di oggi non è certo che John Mayer ha mostrato al mondo una sua nuova signature PRS, perché oramai impazza letteralmente sui social da diversi giorni.
Il punto è questo: alla fine si è fatto realizzare una… sì, ci siamo capiti. Manico PRS certo, coi classici “volatili” come segnatasti, però…
Ecco, tutti quindi si chiedono, ma che bisogno aveva? E perché arrivare in PRS con un progetto del genere, la Silver Sky, soprattutto dopo che sembrava, neanche troppo tempo fa, che l’ingresso nelle braccia del marchio avesse portato anche a un totale cambio di forme per le fedeli compagne di Mayer?
Ebbene, lui stesso ha rilasciato da poche ore alcune dichiarazioni che cercano di fare luce su questo, ma nonostante la buona volontà forse non andranno in direzione di calmare le discussioni intorno alla vicenda.
In 40 minuti di diretta live su Instagram, il buon John ha messo in chiaro innanzitutto che lui “non ha un tipo di endorsement come Tiger Woods lo ha con la Nike. Io non ricevo soldi da Paul [Reed Smith], non è così che funziona“:
E così prova a mettere a tacere intanto tutti quelli che vedono negli endorsement solo una fabbrica di soldi per gli artisti.
Mayer continua: “Da dieci anni avevo in mente il progetto di una chitarra stratoide. In Fender, per una ragione o per l’altra, non erano disponibili ad abbracciare la mia visione. Quindi ho voluto cercare qualcun altro che potesse avere la mia stessa visione della vita. E andare da Paul ha avuto molto senso visto che è la persona che ha creato la sua stessa compagnia. Essere in grado di alzare il telefono e parlare direttamente con lui, è un bene per gli artisti. In Fender non potevo farlo perché… non sapevo bene chi chiamare!“
A questo punto si potrebbe interpretare un certo astio del chitarrista nei confronti di Fender. Ahi le malelingue! Staccate le dita dalla tastiera e prima di scrivere ascoltate le sue parole ulteriori: “Vedo un sacco di gente che ignora Fender quando invece dovrebbero considerarla. Io vorrei vedere la mia nuova PRS Silver Sky suonata attraverso un amplificatore Fender! Perché è quello che dà il suo suono! […] Questa chitarra nasce proprio per coesistere con gli amplificatori Fender. […] Non sto cercando di cambiare la storia, è solo una nuova strada da percorrere“.
Insomma, queste le dichiarazioni dell’idolo della sei corde americano. A questo punto rigiriamo la palla a voi Musicoffili, che ne pensate?
Ricordandovi che, in fondo, non è certo il primo chitarrista che suona “una strato” senza che la paletta riporti il suo storico logo…
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