Schecter porta al Namm 2019 le sue nuove serie di chitarre e bassi, molte dal look assolutamente rockeggiante e alcune signature che affascinano.
Da ormai alcuni decenni, Schecter Guitars si è guadagnata un posto speciale nel cuore dei chitarristi e bassisti, soprattutto per gli amanti del rock, dai generi classici a quelli heavy. Basti pensare, del resto, che è diretta da Michael Ciravolo, che ancor prima di essere un business man è un chitarrista e anche molto attivo vista la pubblicazione recente del disco Finding Beauty in Chaos in più che ottima compagnia!
Vediamo quindi da vicino queste nuove chitarre. Iniziamo dalla serie “C-Shape”, cioé le C-6 PRO e C-1 Platinum.
Per quanto riguarda la prima, abbiamo una costruzione bolt-on (manico avvitato), con un comodo contour del body su cui poggia un ponte fisso oppure Floyd Rose, a seconda delle vostre necessità. Il top del corpo è burl, un’estetica davvero accattivamente disponibile in diverse sfumature di colore. Il resto del body è in mogano.
Per il manico, in acero 3 pezzi con rinforzi interni in fibra di carbonio, abbiamo 24 tasti X-jumbo poggiati su una tastiera in wenge, con radius 14″ e capotasto Graph Tech XL Black Tusq.
L’elettronica vede due pickup Schecter Diamond Decimator.
La C-1 PLATINUM ha finitura satinata, che però è resa semitrasparente per far ammirare il top carved e la sua figurazione. In questo caso il manico è incollato e i pickup sono marchiati EMG, per la precisione i modelli attivi 57 e 66.
Il resto è simile a quanto già visto sopra, eccezion fatta per il legno della tastiera, in questo caso ebano.
Passiamo alla SLS Elite Evil Twin, il nome dice già tutto. Chitarra aggressiva, ma anche elegante, nel look, porta una costruzione neck thru, pickup Fishman Fluencer Modern attivi e un hardware di tutto rispetto: capotasto Ernie Ball Compensated, ponte Hipshot Hardtail.
Interessante il truss rod a due vie, dentro un manico in acero, noce o padauk con tastiera in ebano e raggio di curvatura compound 12″-16″. Body in frassino leggero, circondato, così come il manico, da un bel binding color avorio.
La chitarra è disponibile anche in formato 7 corde.
Altro gran bel look è quello della serie Reaper. Come ben visibile dalle foto, il top del corpo è caratterizzato dalle finiture già viste per la C-6 PRO, ma in più riporta un’apposita lavorazione che rende l’appoggio dell’avambraccio comodo e sempre scorrevole.
Il body è in frassino leggero, mentre il manico in acero o noce, con tastiera in ebano. L’elettronica vede due Schecter Diamond Decimator e si può scegliere tra ponte fisso e ponte Floyd Rose (1500).
Anche in questo caso è disponibile la versione 7 corde e come tante chitarre Schecter anche in versione mancina.
Veniamo ora alla bellissima nuova signature di Nick Johnston, uno degli artisti Schecter di punta che è stato anche ospite negli studi di Musicoff.
Il formidabile chitarrista ha ora tra le mani, come potreste averla voi a breve, una chitarra sempre dalle forme classiche, colorazione Atomic Green, equipaggiata con pickup Diamond single coil su un corpo in ontano. Completano le caratteristiche il ponte Schecter Vintage Vibrato e, soprattutto, un bellissimo manico in acero roasted costruito sulle specifiche dell’artista.
Sicuramente una delle signature più attese insieme a quella di Keith Merrow sul versante heavy,.
Parlando appunto di Keith Merrow, la sua Signature MKIII sarà disponibile in due versioni differenti: la serie Standard (solo 7 corde) con manico in acero avvitato su un corpo in mogano e top in acero figurato, più hardware ed elettronica tutto made in Schecter.
La serie Artist (6 e 7 corde) vede invece struttura neck thru, legni selezionatissimi, hardware Hipshot ed elettronica Fishman personalizzata su specifiche di Merrow.
Passiamo quindi alle nuove serie per bassisti, iniziando dalla SLS Elite Bass.
Disponibile a 4 o 5 corde e vari colori, vede un manico in acero, noce o padauk, corpo in frassino leggero, scala 34″, profilo del manico a C, 24 tasti X-jumbo, capotasto Graph Tech e due pickup Fishman Fluence Bass Soapbar con circuito attivo.
I modelli disponibili sono vari e differiscono per finiture ed altri particolari e non vediamo l’ora di scoprirli singolarmente.
Infine ecco arrivare i Diamond J Bass, una serie che visivamente strizza decisamente l’occhio alle forme classiche – presumibilmente anche ai suoni – e che anch’essa vede versioni a 4 o 5 corde.
Per sapere la disponibilità di queste meraviglie in Italia rimanete collegati al distributore ufficiale Gold Music e agli Schecter Point ufficiali.
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