Per Epiphone la parola d’ordine di questo 2019 sembrerebbe essere “signature“: lo dimostrano i diversi modelli firmati dei quali si parla in vista del NAMM.
Un appuntamento al quale l’azienda si presenta da lunghissimo tempo quello con la mostra dell’associazione nazionale mercanti musicali americana, stavolta con il fermo proposito di unirsi a Gibson nel trionfale processo di valorizzazione del marchio. Non è un caso quindi se i modelli associati a nomi come quelli di Joe Bonamassa, Slash e Peter Frampton sono quanto mai tradizionali.
Durante le quattro giornate di show non mancheranno le occasioni di ascoltare gli strumenti e incontrare gli artisti di riferimento (lo stesso Frampton assieme a Nancy Wilson, Jared James Nichols, Dave Rude ed Emily Wolfe), come in occasione della Winter NAMM Jam congiunta con Gibson in programma per il giorno di apertura 24 gennaio.
Ma parlando di strumenti, vediamo quali sono i nuovi modelli di riferimento.
Anticipata sul finire del 2018, la novità firmata da Joe Bonamassa è la sua sesta signature con Epiphone. Si tratta di un design ES-355 dall’elegante finitura Ebony con il gradevole accoppiamento cromatico dell’hardware dorato. Body e top realizzati in tre strati acero-pioppio-acero, manico incollato con profilo D SlimTaper e tastiera in ebano con inlay in pearloid e capotasto Graphtech Nubone.
I pickup sono due humb ProBucker, abbinati a condensatori Mallory. Il sistema vibrato è composto da un Bigsby B7 in combinazione con un Vibramate String Spoiler. Lo strumento viene venduto con annesso certificato di autenticità firmato a mano dall’artista.
Un’altra parziale anticipazione dell’anno passato è rappresentata dalla Firebird signature del chitarrista dei Guns N’ Roses. Ancora una finitura all’insegna della cupezza (Trans Black), che tuttavia non priva affatto di bellezza il top in acero fiammato AAA, mentre la tastiera è realizzata nel non meno intrigante pau ferro.
Due Seymour Duncan “Slash” APH Open-coil come pickup, i condensatori in questo caso sono targati Sprague. Particolari le meccaniche banjo-style, mentre un’altra caratteristica personalizzata è il logo “Skull & Top Hat” impresso in rosso sul battipenna. La chitarra sarà prodotta in 900 esemplari.
Il primo dei due modelli signature di Peter Frampton è questa Les Paul in finitura Ebony (le tinte scure sembrano essere un’altra preferenza per le novità del marchio di quest’anno). Progettata in collaborazione con lo stesso artista, la chitarra ha un top in solido acero, manico nel profilo custom “Phenix” e (come la Bonamassa) tastiera in ebano con inserti in pearloid.
Pickup modello ProBucker al manico e al centro (non escludibile dal selettore), mentre al ponte troviamo il più potente Ceramic PRO, come meccaniche ci si è affidati alle Grover Rotomatic. Edizione decisamente limitata visti i soli 200 esemplari previsti.
L’altra novità progettata assieme a Frampton è l’acustica Texan, un modello che l’artista iniziò a suonare nel lontano 1968. In legno massello sia il top (abete) che fondo e fasce (mogano) con finitura Faded Vintageburst; manico Slim Taper con profilo C e tastiera in pau ferro con inlay in pearloid a forma di parallelogramma.
Elettronica interamente firmata L.R. Baggs, con il doppio sistema di ripresa composto dal pickup Element al ponte e il FET Condenser Microphone all’interno del body, gestiti dal preamp DS-ELE che offre tra le varie feature anche la possibilità di operare in stereo; degna di nota anche la scelta delle meccaniche Schaller M6.
Una “tiratura” ancor più ridotta delle altre: lo strumento viene infatti prodotto in 100 esemplari.
Maggiori informazioni su nuovi modelli e appuntamenti al NAMM sul sito web di Epiphone.
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