Sono innovative le corde sviluppate in Inghilterra dall’Università di St. Andrews, oggetto dell’interesse di chitarristi come Guthrie Govan e David Torn. Sarebbero in grado di garantire un bilanciamento senza precedenti fra corde di diverso spessore sottoposte a bending o azioni della leva simili nell’intensità, sebbene con qualche limitazione.
Nell’articolo pubblicato per la comunità scientifica, l’inventore Dr. Jonathan Kemp scrive:
“Pur essendo già diffuse corde dalla tensione bilanciata, queste hanno diversa sensibilità e reagiscono sempre al bending con diversi intervalli di intonazione rispetto a identica azione dell’esecutore“.
“Con le nuove corde è possibile garantire che quattro di esse – Sol liscia, Re, La e Mi basso avvolte – su una chitarra elettrica standard reagiscano a un bending producendo gli stessi intervalli rispetto a identici interventi dell’esecutore, che siano effettuati mediante normale bending manuale (tirando le corde sui tasti con le dita per aumentarne la tensione) o usando una leva del tremolo/vibrato“.
Tra i vantaggi la minore influenza della temperatura sui problemi d’intonazione e l’eliminazione dell’effetto “crescente” del Mi basso quando viene colpito più duramente.
In generale, non ci sarebbero più differenze nelle resistenza offerta alle dita da corde di diverso spessore.
Considerato che le nuove corde non sarebbero più costose da produrre, né richiederebbero modifiche allo strumento, siamo ancora più curiosi di provarle non appena qualcuno avrà il coraggio di produrle.
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