Pubblicato in gennaio dall’etichetta Headache Production, “Locus” è l’ambizioso album di esordio del chitarrista Giovanni Rago, giovane talento della sei corde che in questo lavoro porta una maturità costruita nella sua lunga e fruttuosa esperienza in ambito musicale, lasciandosi accompagnare in questo viaggio (idea che tra l’altro si collega direttamente al concept dell’album) da musicisti di altissimo livello.
Si diceva del concetto di viaggio, che riporta a quel luogo che dà titolo al lavoro e che ne è tema portante. Particolarmente importante è il rapporto tra il concepimento dei brani e il passaggio in determinati luoghi, un passaggio che assieme all’esperienza di vita vissuta in essi regala quegli spunti emozionali e intellettivi necessari appunto alla creazione di una forma musicale compiuta.
Un legame che è dichiarato nei titoli stessi dei brani, i quali non sono altro che frutto degli stati d’animo derivati dal passaggio del compositore in questo o in quel locus.
Assieme a Giovanni, ecco al basso il nostro amico Mario Guarini, tornato qui nelle vesti di side-man senza tuttavia rinunciare ai tratti caratteristici del suo sound e del suo stile, e alla batteria Lucrezio De Seta, abilissimo percussionista con un curriculum fitto di collaborazioni illustri; ospite in diversi brani il pianoforte di Elisabetta Serio, fondamentale elemento di raccordo tra chitarra e sezione ritmica soprattutto in quei brani che desiderano comunicare atmosfere maggiormente positive rispetto ai pezzi più intimisti.
Il risultato di questo connubio è un jazz moderno, rilassato e privo di inutili complicazioni, dove tutti i musicisti (e il compositore innanzitutto) hanno perseguito con cura l’obiettivo di trasmettere il proprio messaggio in maniera semplice ed efficace. Un battesimo dunque decisamente apprezzabile e che mi auguro abbia un adeguato seguito.
L’album è disponibile anche su Spotify e su iTunes. Per tutte le informazioni su Giovanni Rago e sulla sua esperienza di musicista ecco il link al suo sito web ufficiale.
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