Yamaha annuncia una nuova workstation mid-level, che presumibilmente andrà a sostituire la apprezzata famiglia MOXF. Com’è facile intuire, la nuova MODX sarà diretta discendente della flagship Montage, da cui riceve l’impostazione generale e gran parte delle caratteristiche tecniche.
Il pannello di comando si presenta leggermente meno esteso rispetto al Montage da cui deriva, pur mantenendone l’impostazione e il famigerato SuperKnob, il singolo rotore a cui possono essere assegnati molteplici parametri contemporaneamente.
Anche il motore sonoro riprende l’impostazione vista sul fratello maggiore, con una sezione AWM2 basata su una wavetable di 5,6 Gigabyte (per un totale di 6,347 forme d’onda) e circa 2000 performances subito pronte, e la sezione FM-X ad 8 operatori, altamente programmabile (rispetto alla FM originaria, quella del DX7), con 64 note di polifonia e numerosi filtri da poter includere nella catena di sintesi.
Completano il quadro 13 slot effetti, con cui poter sfruttare il potente DSP interno per applicare riverberi, compressori, e una vasta gamma di altri effetti creativi.
La tastiera è a tasti semipesati, come il Montage sfoggia una interfaccia audio integrata con connessione USB, con 2 IN e 10 OUT, con la quale può connettersi ad un laptop e diventare così il centro di comando di setup anche complessi, anche grazie al citato SuperKnob e tutti gli altri faders ed encoders, totalmente programmabili.
MODX è disponibile in tre modelli dal prezzo e potenzialità crescenti, MODX6, MODX7 e MODX8.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale di Yamaha.
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