Yamaha annuncia una nuova workstation mid-level, che presumibilmente andrà a sostituire la apprezzata famiglia MOXF. Com’è facile intuire, la nuova MODX sarà diretta discendente della flagship Montage, da cui riceve l’impostazione generale e gran parte delle caratteristiche tecniche.
Il pannello di comando si presenta leggermente meno esteso rispetto al Montage da cui deriva, pur mantenendone l’impostazione e il famigerato SuperKnob, il singolo rotore a cui possono essere assegnati molteplici parametri contemporaneamente.
![Yamaha MODX8](https://www.musicoff.com/assets/upload/imagecache/2018/09/M/modx-e-la-nuova-synthesizer-workstation-di-yamaha/fullPage/modx8_gallery06_4000x2496_4fdc28463c6280ccb95a4b8e790ee1b4.png)
Yamaha MODX8
Anche il motore sonoro riprende l’impostazione vista sul fratello maggiore, con una sezione AWM2 basata su una wavetable di 5,6 Gigabyte (per un totale di 6,347 forme d’onda) e circa 2000 performances subito pronte, e la sezione FM-X ad 8 operatori, altamente programmabile (rispetto alla FM originaria, quella del DX7), con 64 note di polifonia e numerosi filtri da poter includere nella catena di sintesi.
Completano il quadro 13 slot effetti, con cui poter sfruttare il potente DSP interno per applicare riverberi, compressori, e una vasta gamma di altri effetti creativi.
La tastiera è a tasti semipesati, come il Montage sfoggia una interfaccia audio integrata con connessione USB, con 2 IN e 10 OUT, con la quale può connettersi ad un laptop e diventare così il centro di comando di setup anche complessi, anche grazie al citato SuperKnob e tutti gli altri faders ed encoders, totalmente programmabili.
MODX è disponibile in tre modelli dal prezzo e potenzialità crescenti, MODX6, MODX7 e MODX8.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale di Yamaha.
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