Sono passati 25 anni dall’album che lanciò i Green Day in tutto il mondo, Dookie, e il leader Billie Joe Armstrong svela su instagram un pedale MXR che celebra l’anniversario.
Visto che il Namm 2019 è imminente e che il mese prossimo l’album compirà il suo quarto di secolo, l’occasione era ghiotta per portare in fiera qualcosa che festeggiasse quello che è stato sicuramente uno dei dischi più influenti degli anni ’90.
È lo stesso Armstrong, come suddetto, a spoilerarci la novità e da quello che si può vedere in foto si tratta di un overdrive dotato di vari controlli, tra i quali oltre ai classici volume, gain e tone, risaltano un controllo blend (forse per miscelare il segnale distorto con quello clean) e un bottone scoop al centro con ogni probabilità per scavare le medie frequenze quando necessario.
Nell’anno, il 1994, in cui il grunge aveva la sua massima diffusione con release di pregio come Superunknown dei Soundgarden, Vitalogy dei Pearl Jam e il live acustico dei Nirvana, sul mondo discografico si affacciava il ritorno del punk, o meglio, del “pop-punk” o “punk revival”, a partire da Dookie ma anche con altri grandi uscite quali Smash degli Offspring o The Blue Album dei mitici Weezer.
Chi a quel tempo era adolescente, come del resto chi scrive, ricorda Dookie come un’ondata travolgente di musica molto distante dai toni cupi e severi del pur bellissimo grunge. Del resto, come il punk ruppe negli anni ’70 con tutti i generi “impegnati”, a partire dal progressive rock (la nemesi dei punkers), lo stesso accadde nei ’90 con i generi “post grunge”, pieni di colori sfarzosi e brani che poco avevavno a che fare con accordi minori e arrangiamenti particolarmente calcolati.
Il power chord e una sezione ritmica ad alti bpm la facevano ora da padrone. Sin da quella “Basket Case“, il singolo che presentò al mondo i Green Day e li rese famosi dopo alcuni primi lavori che già godevano in patria di una buona considerazione (dai quali vengono alcuni brani contenuti in Dookie come “Welcome to Paradise”).
E ad essere onesti, qualcuno qui in Redazione ricorda quando nel Marzo del ’96 passarono per l’Italia (palasport di Firenze) e ancora conserva gelosamente poster e biglietto di quella data. Per cui, questo nuovo pedaletto muove diverse corde nostalgiche e una non indifferente G.A.S.
E per voi?
Aggiungi Commento