All’evento americano Yamaha ha presentato una serie di interessanti novità per quanto concerne le tastiere portatili, come la serie Piaggero rinnovata in termini di contenuti, e la nuova ammiraglia tra le Portable Grand della gamma DGX. Vediamo nel dettaglio le novità insite in ciascun modello.
Piaggero NP-12 e NP-32
Disponibili in due colorazioni (nero e bianco), rispetto ai modelli precedenti le NP-12 e NP-32 presentano una maggiore apertura verso l’interazione con dispositivi esterni quali smartphone e tablet, anche in modalità Bluetooth senza fili attraverso l’accessorio opzionale UD-BT01, grazie alla presenza di una porta USB To Host nelle connessioni. Tra le altre novità segnalo una generazione sonora proprietaria AWM Stereo Sampling, che fornisce complessivamente 10 Voice, ma nello specifico Yamaha è intervenuta incrementando la polifonia a 64 note; inoltre, tra le funzioni è stato inserito un recorder MIDI per registrare una Song (7.000 note circa).
Entrambi i modelli montano una meccanica con tasto di tipo “Piano Style” (a 61 tasti su NP-12), ma nel modello NP-32 i 76 tasti sono provvisti di semipesatura. L’arsenale sonoro complessivamente ammonta a 10 preset e negli effetti è stato inserito un nuovo riverbero. L’amplificazione eroga rispettivamente 2 watt per canale (NP-12) e sei watt per canale (NP-32) a una coppia di altoparlanti di 12cm x 6 cm.
DGX-660
L’apparenza non inganni, perché se esteticamente la DGX-660 può apparire identica al modello precedente (DGX-650), Yamaha ha apportato una bella iniezione di vitamine al cuore dello strumento. Disponibile nei colori bianco e nero, lo strumento è dotato della meccanica proprietaria a 88 tasti Graded Hammer Standard (GHS), mentre la generazione sonora include la tecnologia Pure CF Sound Engine per le timbriche di pianoforte, con l’introduzione di nuovi rumori tipici di contorno come il Damper Resonance e una polifonia incrementata a 192 note. La palette timbri è composta di 151 Voice, più 15 Voice Drum/SFX Kits e infine il banco contenente 388 Voice rispettose dei formati GM/GM2/XGlite.
Un’altra novità è l’inserimento in questo modello della modalità Piano Room ereditata dai raffinati pianoforti digitali della serie CVP; tra le funzioni, sono incluse inoltre le modalità Split/layer per la tastiera e il Sustain Panel. Il parco effetti comprende quattro blocchi per un riverbero di nuova generazione, Chorus, DSP, Master EQ, più il blocco Intelligent Acoustic Control (IAC), per la correzione della resa sonora secondo l’ambiente.
L’arranger fornisce complessivamente 205 Style, con sezioni Intro, Main x 2, Fill-In x 2 ed Ending, e modalità di riconoscimento degli accordi quali Multi Finger, Full Keyboard e AI Fingered. La DGX-660 dispone di un MIDI recorder interno a sei tracce, ma soprattutto di un player/recorder audio compatibile con file in formato Wave (44,1kHz/16bit).
Tramite la porta USB To Host, anche con la DGX-660 è possibile interagire con dispositivi quali tablet e smartphone per impiegare applicazioni musicali, grazie agli adattatori opzionali UD-WL01 Wi-Fi e UD-BT01 Bluetooth. Nel parco connessioni è stato inserito infine anche un ingresso per un microfono.
Per altre informazioni su questi e altri modelli di tastiere realizzati dalla casa dei tre diapason, vi suggerisco di visitare le pagine dedicate nel sito internet di Yamaha Music Europe Branch Italy.
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