La analogue renaissance nel mondo dei sintetizzatori a quanto pare non accenna a diminuire, e così Arturia, creatrice di un best seller assoluto nella storia degli strumenti elettronici, presenta il suo degno successore: è arrivato il MiniBrute 2.
Caratterizzato da un percorso di segnale interamente analogico e dal sapore aggressivo del suo filtro Steiner-Parker (da cui il nome Brute), questa nuova incarnazione porta in dote un bagaglio tecnico di tutto rispetto: arpeggiatore, step sequencer, una patchbay modulare e l’immancabile Brute Factor (un circuito di distorsione) sono solo alcune delle caratteristiche presenti sullo strumento.
L’interfaccia è intuitiva e gratificante: la logica di assegnare una (e una sola) funzione ad ogni controllo presente sul pannello si traduce in una immediatezza operativa che facilita il processo creativo e la performance.
Inoltre la novità principale introdotta in questo modello, ovvero la matrice di modulazione (sotto forma di patchbay), con numerose sorgenti e destinazioni, rende il nuovo MiniBrute molto più versatile del modello che sostituisce, garantendo una palette sonora molto più ampia, e porta con sé la possibilità di connettersi ad altri strumenti del setup aumentando di molto le possibilità creative del musicista.
La tastiera a 25 tasti con aftertouch assegnabile deriva da quella montata sul fratello maggiore MatrixBrute, ed è di qualità migliore rispetto al passato; l’arpeggiatore offre anche funzioni di Tap Tempo e insieme al sequencer può essere sincronizzato con l’esterno sia via MIDI che via USB.
La serie Brute di Arturia si è imposta sul mercato grazie soprattutto al favorevole rapporto tra prezzo, prestazioni e suono. Di certo il nuovo “piccolo maleducato” non farà eccezione.
Per maggiori info collegatevi alla pagina del distributore MidiWare.
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