In un panorama musicale certo non facile è coraggiosa la scelta di fondare una nuova etichetta “indipendente”. Questa la nuova avventura del musicista e produttore Stefano Russo e della sua neonata Beat Up.
Beat Up ha una storia che in realtà risale a 11 anni fa come studio di registrazione dai fratelli Mario e Stefano Russo, nel quale iniziano a produrre non solo la propria musica ma anche quella di artisti locali.
Nello scorso ottobre 2019 questo progetto nato dal basso ed evolutosi negli anni ha deciso di dare i natali a una vera e propria etichetta discografica di cui Stefano Russo è il fondatore e produttore.
Beat Up si occupa di produzione, scouting, publishing e management, curando nel dettaglio ogni aspetto della fase creativa, dall’arrangiamento alla registrazione, al mixaggio e mastering.
La scelta degli artisti con cui lavorare si basa sulla ricerca di un contenuto artistico originale, dotato di personalità, con allo stesso tempo l’obiettivo di creare opere musicali che abbiano anche il giusto appeal sul pubblico odierno.
Alla domanda “Cosa dovrebbe fare un’etichetta ‘indipendente’ oggi?” è lo stesso Stefano Russo a rispondere:
“Credo che la figura di un’etichetta discografica oggi sia fortemente cambiata. Troppo spesso si sente parlare di ‘scouting musicale assente’ di etichette che chiedono soldi per la produzione e la promozione musicale, e quindi si cerca di demonizzare a tutti i costi questo settore professionale.
La realtà è che il mercato non è più quello degli anni ’70, composto prevalentemente dalle cosidette ‘Major’ e sussidiarie, dove da un lato i costi di produzione erano altissimi e inaccessibili, dall’altro i discografici che gestivano le produzioni e le promozioni, rappresentavano quasi un ‘monopolio’ in questo settore, e dal momento che si produceva qualcosa la concorrenza era pochissima in confronto ad oggi.
La verità è che in quei periodi trovare un’etichetta discografica significava per l’artista aver fatto bingo (o quasi) e il produttore sapeva in qualche modo far fronte alle difficoltà economiche di produzione o promozione.
Oggi i costi per registrare un buon prodotto fortunatamente sono in buona parte crollati e grazie ai social e alle nuove tecnologie è possibile arrivare a tante persone autonomamente. Il mercato è pieno di tante piccole realtà che cercano di darsi da fare.
Il problema è che tutto questo potenziale a cui si può ‘attingere con poco’ in realtà è espresso solamente su carta…
Per realizzare un buon prodotto servono ancora:
- Competenza Musicale
- Competenza Tecnica per la realizzazione sonora
- Competenza nella comunicazione
In sostanza serve… competenza! Questo è il servizio che un’etichetta deve mettere a disposizione, specialmente se si occupa, come spesso accade, anche di produzione musicale.
Chiaramente questo ha comunque un costo di gestione. Cosicché bisogna mettere a disposizione questo know how e allo stesso tempo cercare di abbattere il più possibile i costi.
Questo è quello che cerchiamo di fare, tenuto conto che se troviamo un Artista davvero meritevole, cerchiamo sempre di assumerci l’intero costo di realizzazione, o comunque buona parte di esso.“
L’etichetta Beat Up ha stretto recentemente una collaborazione con l’ufficio stampa 0371 Music Press, basato su un team giovane e motivato.
Le attuali pubblicazioni da parte dell’etichetta non sono molte, sia a fronte della sua recente data di nascita, sia a causa del loro interesse a concentrarsi al meglio possibile su ogni artista, prima di riempire il proprio roster a sfinimento e non poter dare così il necessario supporto a tutti.
Mentre all’interno delle loro sedi si lavora con gli artisti, nel frattempo svengono girate tante radio locali per la promozione dei lavori, come ad esempio la recente ospitata a Radio NSL con Marco Baldini (foto di copertina).
Tra gli artisti attualmente prodotti da Beat Up c’è ad esempio Alex Afilani, che ha pubblicato un EP intitolato Ciò che è stato, da cui è tratta la canzone “A Fine Mese”, prodotta e mixata dallo stesso Stefano Russo e con mastering avvenuto negli studi milanesi Aemme di Salvatore Addeo. Il videoclip qui sotto è realizzato da MIrko Pascucci.
Il genere è sicuramente un pop molto attuale, che fa un uso preciso dell’elettronica e si pone sicuramente nei tempi odierni in quanto a sonorità.
Altro artista prodotto da Beat Up è il cantautore Christian Brida, anche in questo caso un pop d’autore sempre con suoni assolutamente ben piantati nel 2020 ma con l’uso anche di strumenti acustici e orchestrazioni, dall’ukulele agli archi.
Qui sotto la playlist Spotify, tutti gli artisti sono ovviamente distribuiti sulle principali piattaforme di streaming musicale.
Se volete anche voi proporre a Beat Up e Stefano Russo la vostra musica, potete scrivere a [email protected] e ovviamente consultare il loro sito ufficiale, la loro pagina facebook e il profilo su Instagram.
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