Duo di produttori specializzato nel remix e nella creazione di prodotti che da una dozzina d’anni attirano l’attenzione per l’efficace commistione di elementi tradizionali con ritmiche contemporanee e sonorità elettroniche, i Soulsavers dedicano per la seconda volta la loro attenzione all’istrionico frontman britannico. La sintonia fra Gahan e Rich Machin, già sperimentata nel 2012 in The Light The Dead See, si rinnova in Angels & Ghosts (Sony Music) con maggiore incisività e una certa varietà di suoni e arrangiamenti.Chitarre sporche, ruvide, dal suono grosso e bluesy caratterizzano molti dei brani accompagnando efficacemente la voce di Gahan che tira fuori tutte le sue carte d’interprete intrigante, per certi versi simile nell’approccio a quello del suo coetaneo Bono, cui finisce per somigliare in più di un momento.
In generale si notano gli scarni arrangiamenti che valorizzano gli interventi del singolo strumento – pianoforte o chitarra che sia – privilegiando e appoggiando le linee vocali, senza privarsi al momento opportuno dell’intervento avvolgente degli archi come nella suggestiva e delicata “One Thing” o nell’eterea “Lately”. In apertura un blues cupo e ipnotico, “Shine”, che ammicca al sound Depeche Mode, mentre ballad intense come “You Owe Me” o “Tempted” si alternano al graffiante backup chitarristico di episodi come “Don’t Cry”. Ai fan dei Depeche Mode questa digressione del cantante non dispiacerà affatto, ma l’album merita l’ascolto anche del “resto del mondo” per la fascinosa performance vocale e l’essenziale efficacia degli arrangiamenti. Angels & Ghosts è uscito ufficialmente il 23 ottobre e Dave Gahan e i Soulsavers terranno sei concerti molto esclusivi per promuoverlo. In Italia a Milano, il 4 novembre al Fabrique. Tracklist:
Nuovo album per Dave Gahan & Soulsavers
Duo di produttori specializzato nel remix e nella creazione di prodotti che da una dozzina d'anni attirano l'attenzione per l'efficace commistione di elementi tradizionali con ritmiche contemporanee e sonorità elettroniche, i Soulsavers dedicano per la seconda volta la loro attenzione all'istrionico frontman britannic
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