Elettra, questo nome ci fa viaggiare dalla mitologia greca all’astronomia alla psicologia a Guglielmo Marconi, ma al solito noi ci limitiamo alla musica; Elettra è il nome dello studio di registrazione creato dal musicista, produttore e fonico Pasquale Minieri, condividendo la stessa filosofia che aveva ispirato Jimi Hendrix e Peter Gabriel. Lo studio deve quindi essere un posto nel quale il musicista, il produttore, il fonico, siano a proprio agio, deve essere un habitat creativo e non chiuso ed ostruttivo come uno scantinato o una stanza nella stanza (concetto acusticamente fondamentale per il massimo isolamento) senza luce solare.
Ho conosciuto Pasquale circa 30 anni fa (tempus fugit!) e da allora è nato un sodalizio di visionari nell’audio, che si protrae tuttora confrontandoci su ascolti critici di tutti i dispositivi audio, dal microfono, al cavo, al software… fino ai monitor! Nel tempo ci siamo deliziati in ascolti approfonditi in particolare dei software professionali per fare il contropelo ai loro algoritmi oppure dedicandoci alla ripresa con maggiore separazione possibile per il pianoforte di Rita Marcotulli nei contesti di band con molti elementi.
Rita è la moglie di Pasquale nonché apprezzata jazzista che può vantare collaborazioni sui palchi di tutto il mondo con professionisti quali Joe Henderson, Michel Portal, Chet Baker, Peter Erskine, Pat Metheny e Nguyen Le, ma anche i nostri Pino Daniele ed Ambrogio Sparagna, fino alla collaborazione con Rocco Papaleo per realizzare la premiatissima colonna sonora di Basilicata Coast to Coast.
Prima di deliziarsi in questi ascolti approfonditi, Pasquale ha fatto parte del Canzoniere del Lazio e Carnascalia suonando con i più creativi musicisti italiani degli anni ’70, quali Demetrio Stratos, Carlo Silliotto, Luigi Cinque, Marcello Vento e Mauro Pagani, con il quale ha collaborato anche al suo disco omonimo del ’78 insieme ad Area e PFM. Negli anni ’80 ha fatto parte di Beppe Starnazza e i Vortici quindi ha iniziato la collaborazione e produzione per Claudio Baglioni, proseguita fino al 1995, cui sono seguiti i lavori da fonico/produttore per Elisa, Avion Travel, Almamegretta,Vinicio Capossela per Canzoni a Manovella e Ovunque proteggi.
Non secondaria l’attività svolta per Casa del Jazz di Roma in qualità di responsabile dell’acustica e supervisore audio di tutti i cd per il settimanale l’Espresso (Fresu, Rava, Di Battista, Danilo Rea, etc…).
Tornando allo studio… cosa meglio di un casolare al confine fra Lazio ed Umbria? Logisticamente è facilmente raggiungibile dall’A1, ma sommerso nella quiete quasi assordante di una vallata piena di natura, ideale per la concentrazione del musicista, del produttore e di tutto lo staff!
Ovviamente si tratta di una struttura residenziale, dove è possibile soggiornare in un ambiente invidiabile anche dagli agriturismi più belli, tanto da avere meritato un articolo sulla rivista Ville e Casali, con cibi a km0 di qualità interessante per qualsiasi scelta alimentare (dal vegano all’onnivoro irrefrenabile).
La struttura dello studio è a pochi metri, consentendo ai fumatori di prendere una boccata d’aria fra una sigaretta ed un’altra nel rilassante passaggio da un edificio all’altro. Dietro l’autorevole consiglio di Paolo Galaverna del Genesis Acoustic Workshop, legato al Prof. Angelo Farina dell’università di Parma, gran parte della struttura di registrazione è stata realizzata con la sponga, una particolare pietra locale che ha caratteristiche soniche ottimali sia alle frequenze inferiori che a quelle superiori, apprezzate persino dagli antichi romani per costruire gli anfiteatri!
Ci sono due sale di ripresa grandi ma, nella filosofia Real World, sono cablati anche i locali più piccoli per registrazioni vocali o di strumenti poco ingombranti. La sala più grande si sviluppa su due piani, con una bella scala in legno che collega il piano inferiore a quello superiore. Ci sono box di connessione sparse in tutta la sala per consentire ai musicisti di posizionarsi meglio per le loro scelte esecutive e soniche, infatti durante le riprese dell’ampia formazione dell’Orchestra di Piazza Vittorio i musicisti si sono sparsi in questa grande sala occupando totalmente anche il loggione superiore ma alcuni musicisti si sono fermati persino sulle scale mentre altri erano nella sala dedicata al pianoforte di Rita Marcotulli.
La luminosissima sala del pianoforte adotta molte soluzioni acustiche originali per ottenere un suono che fonisce la massima ambienza possibile, nonostante il soffitto di poco superiore a 3 metri. Entrambe le sale grandi sono caratterizzate da un suono neutro che può variare in alcuni punti delle sale stesse, magari posizionandosi vicino alle ampie finestre presenti o usando i grandi pannelli assorbenti su ruote.
La regia è molto grande e dispone di diversi tipi di monitor per consentire ascolti comparativi per il missaggio che dia ottimi risultati dall’impianto esoterico a quello casalingo economico. Il cuore è un banco Audient ASP8024 (scelto dopo molti nostri confronti!), gli outboard ora sono ridotti al minimo essenziale, mentre i software di registrazione (ProTools 12, Logic 10 e Cubase 8) sono dotati di moltissimi plug-in per realizzare produzioni creative.
Oltre Basilicata Coast to Coast e diversi lavori degli artisti già menzionati, in Elettra sono stati realizzati molti altri dischi compresi Lotus di Elisa, Nada e Fausto Mesolella, Gianmaria Testa, Avion Travel, Orchestra Di Piazza Vittorio, Ambrogio Sparagna, “Koine” di Rita Marcotulli, etc…
Tutto è figlio della filosofia di sperimentazione e di grande ricerca sonora che da sempre spinge Pasquale Minieri verso nuovi lidi sonori e musicali; infatti, ora si sta per lanciare sulla qualità Super Audio CD con Pyramix 9, preamplificatori + convertitori Merging Technology e plug-in Ircam del Centro Pompidou di Parigi e Flux… ne sentiremo delle belle!
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