La storia delle corde Rotosound ha oramai superato i 50 anni e ha attraversato epoche e stili musicali dando suono agli strumenti di tantissimi miti della musica, dai Beatles ai Rolling Stones, da Jimi Hendrix fino a oggi con Franz Ferdinand, Guthrie Govan, e molti altri.
La storia inizia alla fine degli anni ’50, quando James How fonda la “Orchestral & Jazz Strings” e produce il primo set di corde chiamato “Top Strings”. Le corde finiscono subito su strumenti Vox, Eko, Hangstrom e altri marchi molto diffusi.
Nel 1963 viene registrato il marchio Rotosound e il primo a entrare nel rooster di artisti è il mitico bassista degli Who, John Entwistle, che visita la fabbrica più volte per seguire i processi di produzione.
Nel 1967 il “colpaccio”, con la visita di Jimi Hendrix e Noel Redding, nonché il primo contatto con i Pink Floyd negli studi di Abbey Road. Ne nasce una simpatia reciproca basti pensare che Roger Waters userà le corde Rotosound sul basso durante le registrazioni del capolavoro The Dark Side Of The Moon.
Nel 1975 due altri musicisti d’eccezione scelgono Rotosound, Brian May e John Deacon dei Queen, stelle in ascesa nel firmamento musicale inglese.
Sarebbe veramente lungo elencare tutti gli artisti che nel corso del tempo hanno abbracciato il brand, veri e propri miti dello strumento come Jaco Pastorius o The Edge. Potete seguire la bella timeline sul sito ufficiale e scoprire in quanti album pietre miliari della musica siano presenti le corde inglesi.
Da oggi Rotosound è distribuita in Italia da Backline, che ne fornirà ai negozi l’intero catalogo.
Catalogo che comprende corde per chitarra tra cui la classica Roto Blues in acciaio nickelato, le Darkzones per chi usa accordature dropped, le British Steels scelte da Hendrix a Jeff Beck a Angus Young, insomma i suoni più classici della chitarra Rock, completamente senza nickel e quindi adatte a chi è allergico al materiale. E poi ancora le Pure Nickels, il best seller dal grande volume, o le Top Tape Flatwound, le preferite dai musicisti Jazz e Fusion.
Anche per basso certo la scelta non manca, dal basso acustico con le Bronze Bass 44, all’elettrico, con le Solo Bass 55 in acciaio inossidabile con una lavorazione a pressione che riduce il rumore delle dita e ne aumenta la scorrevolezza.
Le Swing Bass 66 possono essere in acciao o nickel ed è la corda creata in collaborazione con John Entwistle, con un suono molto energico. Citiamo poi le PSD Bass 99, basate su concetti provenienti dal pianoforte, con la parte di corda che appoggia sul ponte lasciata scoperta per avere la massima resa armonica.
E poi le Nexus Coated, il cui acciaio è ricoperto con un polimero che ne aumenta la pulizia (fisica e sonora).
Il catalogo non finisce certo qui e racchiude anche prodotti custom realizzati in collaborazione con grandi musicisti endorser del marchio.
Per ogni altra informazione consultate il sito di Backline.it.
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