Da quando è arrivato sul mercato, Soundbrenner Pulse ha dato uno scossone al tipico uso del metronomo. Ha provocato interesse e curiosità, così come qualche stortura di naso dei più scettici. Noi lo abbiamo provato mesi va, rimanendo piuttosto colpiti dalla sensazione “sulla pelle” del tempo che, nonostante necessiti di un primo periodo per abituarsi e di una precisa scelta di collocazione dell’oggetto a seconda di che strumento si suoni, ci permette di concentrarci sul suonato senza fastidiosi ticchettii nelle orecchie insieme alla musica.
Chiaro, questo non significa dover buttare via tutti i vecchi sistemi e d’altronde riteniamo che Soundbrenner Pulse si rivolga a un pubblico di musicisti con le idee chiare e con obiettivi precisi e perseguiti quotidianamente, certo meno all’hobbista saltuario.
Ma è innegabile che una volta presa confidenza con questo marchingegno, è quasi impossibile non provare un certo senso di soddisfazione per la definitiva separazione dai vecchi (e diciamolo, noiosi!) metronomi.
Non a caso, a differenza di altri prodotti che vanno e vengono, questo Soundbrenner Pulse sta avendo un buon successo tra i professionisti e la lista degli utilizzatori continua ad allungarsi. Ricordiamo ad esempio il famoso video che iniziò a girare oramai diverso tempo fa, con protagonista Jordan Rudess dei Dream Theater, uno dei primi ad accogliere con favore questa novità.
A lui si sono aggiunti altri grandi musicisti, come ad esempio il batterista John Robinson, il “più registrato al mondo”, richiesto da Quincy Jones, Daft Punk, Eric Clapton, Michael Jackson e moltissimi altri.
A far compagnia ai due suddetti troviamo poi, come si vede alla fine del video sotto, Chastity Ashley, percussionista per Duran Duran, o Paul Mirkovich, il direttore musicale della famosa trasmissione “The Voice”.
Compratelo, compratelo, compratelo? No assolutamente, non è certo questo il messaggio che vogliamo mandarvi e ovviamente i video di cui sopra hanno un chiaro obiettivo promozionale. Ma corrispondono a tutti gli effetti alla realtà, Soundbrenner Pulse sta entrando nel mondo musicale di molti e in un mondo in cui essere curiosi è tutto, dare un occhio alle novità tecnologiche non guasta.
I sistemi tradizionali sono ancora tutti validi e vi sproniamo a usarli nelle vostre sessioni di studio, soprattutto se siete alle prime armi.
Se poi vorrete fare un salto “evolutivo” che vi consenta sia di studiare che di salire su un palco senza un fastidioso auricolare nelle orecchie, beh, questa è oggi una delle soluzioni possibili. Comodo, funziona (da noi testato) ed è garantito da chi lavora ad altissimi livelli nella musica.
Maggiori informazioni sul sito del distributore italiano Backline.
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