Una chitarra con una stagionatura dei legni decisamente fuori dal comune: dalla liuteria Di Donato arriva la Namasté, con legni vecchi, anzi, antichi di 6000 anni!
In molti casi, da parte di moltissimi costruttori sia nostrani che esteri, nelle informazioni tecniche di uno strumento che viene prodotto è citato anche il periodo di stagionatura del legno che è stato utilizzato.
Questo elemento non viene citato a caso, la motivazione principale è quella di avere un legno che si manterrà stabile nel corso del tempo, oltre poi ad avere una qualità timbrica diversa da uno strumento “novello”.
In questo caso però, parliamo di una scelta del tutto non convenzionale, uno strumento che nasce da un legno che è stato nel fondo di un fiume per seimila anni, il che può sembrare una cosa quasi impossibile, ma andiamo con ordine.
Il legno si chiama Bog Oak e rientra in quelli che vengono definiti “Bog Wood” che tradotto letteralmente dovrebbe significare “Legno di Torbiera”: si tratta di una tipologia di fossilizzazione (perchè arrivati a questo punto non è sensato parlare di stagionatura) ed è tipica di quei legni che vengono recuperati dai fondi delle torbiere in tutta Europa.
In molti casi parliamo di legni di quercia e di pino provenienti da Russia o Irlanda.
La formazione di questo tipo di legno si ha quando rimane ricoperto, come nelle paludi, da fango e altri sedimenti che non solo lo segregano dall’atmosfera, in modo da inibire i processi aerobici, in particolare il degrado ad opera di funghi, ma determinano anche un ambiente con elevata acidità.
Tutto questo porta alla formazione di un materiale (detto anche “morta”, uno dei soprannomi di tale legno) il quale, se essiccato in maniera tale da evitare fessurazioni, ha proprietà che dal punto di vista estetico lo rendono interessante per applicazioni molto particolari, per esempio i fornelli da pipa di elevato pregio.
Nel caso della Namasté parliamo di un legno di rovere che ha subito questo processo di fossilizzazione, usato sia sul corpo che sul manico dello strumento; a questo si aggiunge una tipologia di costruzione che segue più un senso estetico e filosofico che di effettiva “performance”, parliamo del Kintsugi, ovvero la pratica giapponese della riparazione con lacca d’oro o argento liquido.
La pratica nasce per ridare valore a un oggetto che ha subito una rottura, esaltandone i punti di rottura con un materiale di alto pregio, con annesso il concetto filosofico annesso che da un’imperfezione possa nascere una grande bellezza.
Questa chitarra segue lo stesso concetto, portando incrinature color oro per tutto il body, il cui legno di torbiera resta scurissimo, arrivando a un risultato estetico molto estemporaneo.
Per quanto riguarda qualche info più tecnica, abbiamo:
- Body: Bog Oak (6,000 years old)
- Neck: Bog Oak (6,000 years old)
- Fretboard: Bocote
- Scale: 635mm (25″)
- Frets: Gold EVO®
- Side dots: Murano’s murrine glass
- Aluminum frame: Black Nickel
- Pickups: 2 Custom didonato’s SC
- Finish: Kentsugi 22k gold powder
- Capacitor: None
- Controls: 2xVOL, PEC® 500k – Log
Parlare di suono è difficile, ma il tutto si può ampiamente evincere dai video prodotti da Di Donato stesso.
Se voelte approfondire il suo concetto di liuteria, non perdetevi l’articolo Liuteria, perché 1+1=3.
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