Parlare di Vanny Tonon per noi non è certo semplice ed esente da un “conflitto d’interessi” anche se non d’interessi si tratta, bensì di una grande amicizia sviluppata da anni tra lui e la nostra community.
Per cui, l’uscita del suo primo album The Tourist of Love non è solo per noi il piacere di ascoltare il prodotto di una delle più talentuose chitarre emergenti italiane, ma quello di vedere il percorso di maturazione di un amico musicista arrivare finalmente al suo primo grande risultato.
Se poi ci mettiamo la ciliegina sulla torta, cioè che nel disco è presente un featuring nientemeno che con Jennifer Batten, la storica chitarrista di Michael Jackson e Jeff Beck, non c’è altro da dire se non, bravo Vanny!
Bravo, anche perché la maturazione c’è stata davvero e si sente. Da ragazzo protagonista dello Show dei Record con Gerry Scotti, Vanny di strada ne ha fatta molta.
Non è più solamente il giovane che esegue a tutta velocità il volo del calabrone, attirandosi lodi e critiche di circostanza, come spesso accade in questi casi.
Ad oggi, Vanny è un musicista maturo, che sa affrontare la musica pensando prima di tutto alla composizione e solo dopo all’aspetto meramente strumentale.
Ciò che ascoltiamo in questo album non è una prestazione chitarristica fine a se stessa oppure una pomposa complicazione di costrutti musicali per addetti ai lavori, ma sono brani strumentali che potrebbero essere inseriti nella playlist di chiunque.
C’è moltissimo, ovviamente, di regole musicali, ma Vanny vuole in ogni brano dare una linea guida precisa e non abbandonare mai troppo la strada maestra, il dialogo non diventa mai monologo, insomma.
Certo, è un chitarrista, dotato di una tecnica strabiliante. E si sente, non c’è falsa modestia, Tonon mette in gioco le sue potenzialità e si spinge fino in fondo senza paura.
Basti ascoltare i brani dove applica la sua personale tecnica di tapping su due chitarre, non per fare il circense, ma per creare armonizzazioni davvero particolari per arrangiamenti dal carattere orchestrale.
In più, come dicevamo, accanto a Vanny si staglia la granitica figura di Jennifer Batten, un simbolo degli anni ’80/’90 e ancora oggi una delle 6 corde più quotate al mondo. Il suo contributo lo si ascolta nel pezzo di apertura del disco, “The Ending of a Story“, e in “Outside Enigma“.
Il disco gode anche di un ottimo audio, registrato e mixato al The Fishbowl Studio e masterizzato da Giovanni Versari, vincitore di un Grammy Award per Drones dei Muse.
Non vi resta quindi che dare un ascolto all’album, lo potete trovare nei principali digital store quali iTunes, Amazon, Google Play e ovviamente sulla piattaforma streaming Spotify.
Per le copie fisiche del cd scrivete invece a [email protected]
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