“Alitalia odia i musicisti“. Questa la frase con cui esordisce il post di Myrna Herzog, musicista di fama internazionale e direttrice dell’Ensemble Phoenix.
La musicista scrive che Alitalia ha causato la distruzione dello strumento, una viola da gamba del XVII secolo, e in che, in più, non è riuscita a mettersi in contatto con nessun responsabile della compagnia aerea.
Alitalia ha risposto che la musicista avrebbe dovuto pagare un biglietto per un “extra-seat“, come solitamente si consiglia, soprattutto nel caso di strumenti musicali, onde evitare di lasciare oggetti preziosi e fragili in stiva (e alla mercé di chi li maneggia…).
La signora Herzog, per sua dichiarazione, avrebbe rinunciato a questa opzione durante il check in proprio perché informata delle cure che sarebbero state applicate nel caso specifico (come si legge nel post “…dopo che mi era stato assicurato che sarebbe stata [la viola] portata A MANO sull’aereo e allo stesso modo fuori da esso“).
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Purtroppo la realtà, ancora oggi nel 2018, è che se volete assicurare la sopravvivenza al vostro amato strumento, dovete per forza trattarlo come un passeggero in più e pagare di conseguenza.
In quest’ottica, vi farà certo molto comodo leggere questa guida.
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