Anche questo mese parleremo di processing creativo, consiglio quindi di vedere l’episodio precedente se ve lo siete perso.
Il concetto anche stavolta è lo stesso: quando ti trovi davanti un suono che non va semplicemente compresso o riequalizzato, ma va “ricreato” nel vero senso della parola, il fonico di mix si deve calare un po’ nelle vesti di produttore, cosa che ovviamente va sempre fatta col contagocce per non travalicare certi confini artistici!
Noi fonici dobbiamo sempre rispettare le scelte di chi sta producendo il brano, anche perché non sempre siamo in stretto contatto con gli artisti, al contrario di ciò che si crede.
Il fonico deve avere un buon orecchio per talune scelte strettamente tecniche, ma non deve imporre il suo gusto sui suoni che deve mixare.
Ma ci stiamo contraddicendo quindi? Niente di tutto ciò, tornando all’argomento del nostro mixing trick ci sono dei casi eccezionali nei quali il suono di uno strumento non è frutto di una scelta consapevole (lo si cerca di capire ovviamente prima, parlando con produttore e artisti), ma è capitato per errore o per necessità.
Oppure, qui torniamo però al contagocce, ci è venuta un’idea così particolare e secondo noi vincente, che vogliamo tentare di proporla alla produzione.
Da qui inizia il nostro episodio di oggi…
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