Bentrovati Musicoffili, oggi vi parlerò della nuova interfaccia Link Analog 01 della BandLab, si tratta in particolare della più piccola tra le interfacce prodotte in Singapore, unitamente alla BandLab Link Digital e la BandLab Link Digital Duo.
Mai come oggi l’esigenza di poter suonare e registrare la propria musica in qualsiasi momento e luogo è diventata una possibilità reale, grazie a nuovi software e a nuove tecnologie sempre più all’avanguardia.
Non sempre tutte le tecnologie, però, garantiscono una qualità audio ottimale e soprattutto un’immediata facilità di utilizzo, specialmente se ci troviamo in giro, magari in viaggio, situazione dove necessitiamo di praticità e funzionalità del prodotto che si adopera.
La caratteristica peculiare del Link Analog è proprio questa: praticità e facilità di utilizzo, unite ad un’ottima qualità audio.
L’interfaccia si può utilizzare attraverso le applicazioni e le DAW più diffuse (come Garage Band, Music Memos, FL Studio e molte altre), e naturalmente con l’applicazione nativa BandLab.
Link Analog 01 è nato per essere utilizzato per lo più con il proprio smartphone, scaricando l’applicazione gratuita, ed è proprio questa caratteristica che lo rende un prodotto davvero interessante.
Veniamo ora alla prova sul campo: una volta scaricata l’applicazione, in pochi passi si registra il prodotto e si è già pronti per suonare e registrare; l’app risulta davvero intuitiva, aprendola si può navigare dentro una vera e propria community dove si possono condividere le proprie registrazioni e ascoltare quelle degli altri utenti. La stessa community funge da vero e proprio piccolo “social” dove si possono “seguire” gli altri membri ed esplorare i generi musicali suddivisi per diverse categorie (rock, pop, jazz, country, folk, funk, classical e molti altri generi).
Passando alla vera e propria DAW musicale, basta fare un click e si entra in una schermata dove si può scegliere lo strumento che si vuole registrare, partendo dalla voce, fino alla chitarra (ovviamente), al basso, a un looper di batteria integrato, a strumenti MIDI, con la possibilità davvero interessante di poter importare files audio esterni.
Cliccando sul nostro strumento preferito si apre un’ulteriore schermata dove possiamo cominciare a registrare; utilizzando ad esempio la chitarra, avremo la possibilità di registrare utilizzando dei suoni già impostati da BandLab, quali ad esempio: Ambient Lead, Blues Warmth, Classic Drive, Classic Tremolo, Clean Plate, Deep Space, Dirty Rhythm, Driving Lead, Echo Machine, Evolving Drive, Funky Phase, Fuzza Wha, Heavy Scoop, Jazz Chorus, Lucky Strum, Major Grunge, Psych Lead, Stereo Chorus, Vintage Chorus, Waiting Game, Echo Chorus.
Come si vede davvero una pletora di suoni, alcuni dei quali sono esclusivi e nativi per la sola applicazione mobile, che ci permette di raggiungere praticamente ogni tipo di sonorità.
Registrare con BandLab è semplicissimo, avendo la possibilità di inserire un numero di tracce pressoché illimitato e di poterle correggere e modificare in qualsiasi momento.
La qualità sonora è più che buona, il Link Analog non presenta alcun tipo di latenza; scegliendo poi di registrare il proprio strumento bypassando gli effetti dell’applicazione, si possono usare i propri effetti preferiti (ad esempio, ho utilizzato una mia pedaliera per registrare una parte di chitarra).
Abbiamo quindi delle possibilità davvero infinite; aprendo il looper di batteria troviamo tantissimi ritmi che si possono scaricare, suddivisi per generi e con sonorità davvero convincenti e moderne.
Dopo appena 5 minuti di test ho potuto creare un brano pilota, comprensivo di batteria, basso midi, chitarra ritmica e chitarra solista; tutto soltanto con il mio iPhone e una chitarra.
Se volessimo registrare una voce, poi, basterà collegare un microfono alla nostra interfaccia, e utilizzare anche qui uno dei tanti effetti dedicati, tra i quali molti tipi di riverberi, delay, chorus, e phaser per effetti più estremi; il tutto condito anche da un autopitch per permettere di aggiustare qualche nota fuori posto!
Insomma siamo di fronte ad uno strumento davvero interessante, soprattutto in rapporto al prezzo che non raggiunge i 50 Euro, utilizzabile in qualunque situazione: piccolo maneggevole, dotato di una batteria interna che garantisce 8 ore di utilizzo e, soprattutto, costruito in maniera solida.
Sul piccolo pannello frontale del Link Analog troviamo un’entrata Xlr e ¼, un’uscita cuffie e un master per il volume; su quella posteriore invece sono presenti una porta usb, un’uscita per collegare devices audio esterni e un’uscita per il collegamento con il proprio smartphone.
Scaricando parallelamente un’altra App gratuita come AudioStretch sul proprio telefonino, si possono anche mixare i brani ed esportarli in formato WAV.
Link Analog 01 è distribuito in Italia da Backline Srl.
Aggiungi Commento