Ascoltare la musica è una cosa che sappiamo fare tutti e sicuramente ne godiamo moltissimo ogni giorno. Ma in quanti riescono a riconoscere davvero ogni suono e ogni strumento? Come si fa a percepire alcune sottigliezze del mix che rendono il proprio brano preferito così speciale?
Ecco che ancora una volta ci viene in aiuto Jurij Ricotti, che già conoscete per le molte pubblicazioni su Musicoff dei suoi video tutorial e test/recensioni, è un direttore musicale, compositore, sound designer e ingegnere del suono che lavora al fianco di artisti internazionali sin dal 1991. Tanto per fare qualche esempio, tra gli oltre 200 album che hanno visto il suo contributo professionale: Andrea Bocelli, Ennio Morricone, Brian May, Hans Zimmer, Rick Wakeman, Steve Vai, Queen, Beyoncè, Ariana Grande, Yngwie Malmsteen, Il Volo e molti altri.
Nella prima puntata abbiamo inziato ad esplorare alcuni argomenti fondamentali, come l’ascolto in cuffia o in un ambiente attraverso i monitor, ma soprattutto abbiamo analizzato i progetti di mix aperti di alcuni brani su cui ha lavorato lo stesso Jurij scoprendo un mondo sconfinato, con addirittura strumenti che ne imitano altri e tante vere sorprese.
Abbiamo poi visto alcuni esperimenti che Jurij si diverte spesso a fare, cioé ricreare da zero alcune musiche solo usando il proprio orecchio, come ad esempio la sigla della serie tv Stranger Things o la colonna sonora di Blade Runner firmata da Vangelis.
In questo secondo appuntamento tocchiamo altri argomenti fondamentali, a partire dalla mitologia costruita attorno al cosiddetto “suono flat”, per capire innanzitutto che noi stessi, come esseri umani, non siamo affatto “flat” e quindi la percezione del suono può variare moltissimo…
In più, è chiaro che restano centrali tutte le domande del pubblico, per soddisfare tutti i dubbi, gli interrogativi e le curiosità.
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