Quali sono i limiti del volume delle piattaforme digitali che dobbiamo conoscere e quali usare per creare un mix o un mastering perfetto da essere sicuri di rimanere negli standard di mercato?
Le piattaforme di streaming creano un abbassamento di volume per poter dare modo a tutti i prodotti audio di suonare nello stesso range dinamico e, quindi, di poter stare in un’ipotetica playlist senza dover percepire differenze di volume tra brano e brano.
dB, Luis, Lkfs, PLR, Tp, K System e tanto tanto altro che ormai fa parte della conoscenza approfondita degli studi di Mastering, sono metri di misura da tenere nel nostro arsenale per controllare i nostri file esportati.
Nugen Audio, leader del settore del Metering professionale, ha creato uno strumento perfetto, adatto a tutte le esigenze e professionale al punto giusto, stiamo parlando di MasterCheck.
Analizziamo l’interfaccia
In basso a destra abbiamo il LKFS (Loudness Keyweighted Fullscale Meter), il PLR (Peak to Loudness Ratio), molto importante e che misura il vero volume percepito dal nostro orecchio, e al centro in alto troviamo i due Box che indicano questi valori numericamente.
Cliccando in alto a destra nel menu possiamo accedere alla scelta dei vari standards di misura mondiali a cui vorremo far riferimento per il nostro Mastering.
Ad esempio Apple Streaming per la creazione di un Master per iTunes Music o Youtube ecc. Selezionando Apple Streaming notiamo come il nostro LKSF viene fissato a -16dB. Questo è il valore a cui Apple Streaming abbassa il tuo master qualunque esso sia anche se creato a -1 o 0dBfs.
Sempre nella sezione centrale troviamo le opzioni di conversione della piattaforma di streaming, nel caso di Apple Music abbiamo l’encoder AAC-LC 256kbps il famoso mp4 della Apple che è un sistema di compressione dati usato.
Selezionandolo potremo in tempo reale ascoltare il nostro Master come se stessimo effettivamente ascoltandolo da iTunes, rendendo comodissimo il nostro lavoro.
Facciamo subito un test, selezioniamo None per ascoltare il nostro brano come se fosse mixato o masterizzato per la piattaforma di Apple. Quando suonerò il file potrò vedere in tempo reale il valore di loudness percepito ed i picchi del mio brano.
Per poter però vedere il corretto volume percepito PLR della song dovremo farla ascoltare interamente a Mastercheck per dagli modo di fare una media su tutto il brano. Ed è quello che fanno anche le piattaforme di streaming per evitare di incontrare sorprese verso la metà della song, ad esempio.
Come vediamo il nostro mix supera il limite arrivando oltre il -16 imposto e il PLR raggiunge dei valori oscillanti durante la canzone.
Cliccando ora su Offset to Match potremo ascoltare quello che Apple farà al nostro brano una volta caricato se non lo sistemeremo prima dell’upload. Il brano subirà una normalizzazione del volume.
Il normalizzatore si basa sul volume percepito non sul picco e quindi si adatterà a quel valore per abbassare il volume del brano.
Ovviamente il nostro brano superando i limiti clipperà e andrà in distorsione proprio nella fase di conversione nel formato AAC.
Andando in play con il pulsante Monitor attivo vedremo la differenza di Loudness tra il nostro mix e quello diffuso da Apple espresso in LU. Clicchiamo su Monitor per ascoltare cosa accade al nostro Mix. Andiamo in play e teniamo d’occhio i meter a lato del codec, vediamo cosa ci mostrano.
Quello che possiamo fare è o abbassare tutto il mix per rimanere in Safe Mode in una sorta di mix conservativo, oppure cercare di mantenere la nostra dinamica e impatto ma entrare negli standard di distribuzione.Creiamo un VCA che possa pilotare tutte le tracce contemporaneamente ed abbassiamo al valore che rappresenta la differenza di volume percepito espresso da Apple in LU. Quando raggiungeremo la differenza 0 tra il nostro mix e quello distribuito online siamo salvi.
Caricando il Preset Spotify notiamo che il valore LKFS scende a -14, possiamo usare ora il nostro VCA per aggiustare di qualche db il mix e procedere all’esportazione del nostro file prima di caricarlo.
Utilizzando uno spettrogramma potremo vedere dove le nostre dinamiche sono più alte rispetto alle frequenze alte nello spettro per vedere come funziona il nostro pulsante di monitor.
Cliccando sulle varie sezioni di spotify (Mobile, Desktop e Premium) ascolteremo cosa viene rimosso dal nostro mix nelle varie fasi di streaming. Questo ci dà un valore esatto di quanta perdita di qualità avremo dal playback dei sistemi di streaming.
Nel Maximizer di Ozone abbiamo un pulsante Learn in grado di analizzare la song e creare un setting per il limiter rendendo il nostro master ancora più preciso rimanendo però nel limite imposto di -16
Stampiamo la nostra song con i il Mix full scale per il CD, poi esportiamo lo stesso con il codec apple inserito e vediamo come i picchi siano stati massacrati dal codec.
Vediamo poi il mostro Mix abbassato per rimanere nei limiti con il VCA e vediamo che il nostro mix avrà più punch e dinamica del mix abbassato violentemente.
Questi sono i vantaggi di Mastercheck, possiamo in tempo reale capire cosa accade al nostro Mix cosa possiamo fare, come possiamo modificarlo per poter fare un Master nelle condizioni migliori.
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