Abbiamo dedicato i 3 video precedenti al trattamento complessivo di una batteria acustica, per questo motivo non potevo che proseguire con il Mixing Trick di oggi aggiungendo il mix del basso elettrico, con una traccia che proviene dallo stesso brano della batteria già analizzata.
In un mondo in cui spesso basso e batteria sono sostituiti da programmazioni, la domanda che mi è stata fatta più e più volte è: “di fronte a strumenti realmente suonati, come ti comporti per ottenere una produzione in linea coi tempi moderni?”.
Sembra una domanda banale e a tratti paradossale da fare, soprattutto se avete qualche anno in più, ma vi assicuro che nel mondo odierno, soprattutto in ambito pop-rock, non è affatto malposta e la risposta non è scontata.
Se avete seguito i miei video o ascoltato qualche mio mix, sapete bene quanto io non ami la compressione, la costrizione dinamica e il cosiddetto restringimento di banda su bassi e alti.
Chiaramente, tutti cerchiamo “volume”, ma allo stesso tempo oltre all’impatto l’ascolto deve essere rilassato, non estremamente compresso, deve mantenere per quanto possibile la naturalezza dinamica di ciò che è stato prodotto in fase di registrazione.
Quindi, anche nel caso del basso, io cerco di evitare l’utilizzo di compressori, cerco di lavorare sulla saturazione in multibanda, insomma, voglio trovare strade e processing alternativi che possano mantenere le qualità del suonato.
Come? Cliccate play…
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