In più di 70 episodi abbiamo parlato spesso di chitarre elettriche, nonostante questo c’è ancora molto di cui discutere ed oggi vorrei offrirvi un “trucchetto” per valorizzare il suono delle sei corde in una maniera alternativa all’uso dei soliti equalizzatori.
Bit Crush sulle chitarre
Per fare in modo di “schiarire” le chitarre e guadagnare la presenza che serve nel nostro mix, un metodo è quello di utilizzare il “Bit Crush” o “Bitcrusher“, tramite cui si abbassa la profondità in bit della traccia (da 24 a 10 o 8 bit ad esempio). Questo genera una distorsione digitale che va a sommarsi al suono della traccia originale e fa sì di alterare il timbro e, ovviamente, a mio personale giudizio spesso lo fa in maniera assai interessante.
Attenzione, non è una soluzione che si può utilizzare sempre, qualche volta il risultato potrebbe non essere piacevole, ma in generale oramai nelle produzioni moderne siamo abituati a sentire suoni distorti di chitarra di questa fattura, se non addirittura vere e proprie registrazioni di fuzz e distorsori collegati direttamente sul banco mixer, come nel caso di alcuni brani dei Muse.
In ogni caso, oggi vi mostrerò come utilizzare il Bitcrusher in questa direzione, poi sarete voi a decidere a vostro gusto se e quando utilizzare questo trick.
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