Prendiamo spunto dal mix di “Bulletproof” della band Godsmack per riprendere l’argomento della compressione parallela sulla batteria.
Nello specifico parliamo della cassa della batteria, cercando di ottenere quel tipico sound pieno di sustain sulla coda del suono.
Il mio desiderio iniziale, in realtà, era trovare un’alternativa per la gestione dei livelli, che rappresentano il cuore del mix.
Anziché utilizzare un normale compressore ed ottenere il tipico effetto “pumping”, ho utilizzato due sample di partenza e ho fatto un piccolo trick di edit.
Si tratta di un sistema molto semplice, ma che rende più veloce e gestibile tutta l’operazione rispetto alla compressione parallela, più difficile da bilanciare nel mix. Al contempo, intervenire con due sample separati apre possibilità sonore infinitamente più ampie.
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