Universal Audio ha ufficialmente introdotto sul mercato le Apollo X, una nuova linea di interfacce audio top di gamma per la produzione di alto livello.
Il modello Apollo ha rappresentato per anni uno standard elevato a livello professionale, grazie tra le altre cose alla possibilità di gestire fino a quattro plugin UAD in contemporanea, e potendo arrivare a supportarne il doppio installando semplicemente una scheda satellite.
La serie X rappresenta ovviamente un’evoluzione della precedente, sia dal punto di vista dei convertitori che relativamente ai processori on board utilizzati per far girare la strumentazione software.
La nuova elaborazione Hexa Core processing presenta sei chip DSP e il 50% in più di potenza di elaborazione dei plugin UAD rispetto alle sue dirette precedenti, il che consente l’esecuzione di un maggior numero di software, a prescindere dall’utilizzo monitoring o mixing.
Equipaggiate con preamplificatori Unison e convertitori hi-fi da 129 dB di range dinamico (fino a 133 dB per la x16), le interfacce garantiscono integrazione con sistemi commerciali di fascia alta e supportano il monitoraggio surround 5.1 e 7.1, che consente a ingegneri e produttori di lavorare su audio e musica per videogiochi, televisione e web.
Attualmente la gamma Apollo X presenta quattro modelli, con dotazione differente a seconda degli utilizzi e della quantità di canali gestibili dalla scheda. Vediamo più da vicino come sono improntati:
- Apollo x6: pensata per la post produzione e per la musica elettronica, è la più minimalista e supporta il Surround Sound 5.1 (le altre arrivano al 7.1), ha due preamplificatori microfonici e gli input e output line;
- Apollo x8: orientata verso la produzione musicale, è equipaggiata con più uscite, presenta quattro preamplificatori microfonici e due input line e due output line in più rispetto alla x6;
- Apollo x8p: dedicata alla registrazione, con ben otto preamplificatori, perde l’entrata Spidf e la gestione degli ingressi e delle uscite line avviene tramite DB-25;
- Apollo x16: nato per gli studi commerciali che utilizzano outboard esterne, questo modello punta tutto sul convertitore, è dotato di output per i monitor e di un’uscita AES/EBU, e la gestione delle entrate e delle uscite line avviene come sulla x8.
Possiamo parlare di un nuovo futuro per la produzione audio? Come sempre, il tempo ci darà la risposta. Vi ricordiamo che i prodotti UAD Universal Audio sono distribuiti in Italia da EKO Music Group.
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