Da anni la Universal Audio è riconosciuta come un’azienda che propone outboard e schede audio di prima qualità ma con un prezzo affrontabile anche dallo studio medio… e con una ricca dotazione di plug-in che aumenta ulteriormente il rapporto qualità/prezzo.
Recentemente ha commercializzato la serie Apollo X, composta da 4 schede dotate di Thunderbolt 3 con differenze specifiche per rispondere al meglio alle diverse applicazioni nei vari settori professionali e garantire a tutti la soluzione senza inutili orpelli… e conseguenti costi!
Iniziamo a vedere la parte in comune delle schede partendo dai rivisitati preamplificatori analogici Unison™ che uniti ai nuovi convertitori (accettabili anche dagli appassionati di “hi-fi esoterica”) offrono, con tempo di latenza vicino allo zero, ben 129dB di gamma dinamica che salgono a 133dB per la x16. Naturalmente la linearità di questi pre può essere rielaborata utilizzando le emulazioni di pre SSL, NEVE, Manley, ecc ecc per ottenere il carattere timbrico migliore per la vostra produzione.
L’elaborazione HEXA Core è basata, ovviamente, su ben 6 DSP e offre una potenza di calcolo superiore del 50% rispetto alle schede precedenti(!) consentendo di utilizzare molti plug-in in tempo reale, in qualsiasi fase della produzione.
Infine tutte le schede possono essere utilizzati in sistemi professionali per ascolto surround 5.1 (x6) e 7.1 (le altre) tramite la sola manopola Monitor e consentono a fonici e producer di lavorare facilmente in situazioni multicanale. Il software di gestione surround avrà a breve nuove implementazioni per un’ulteriore precisione e affidabilità.
Interessante nel pannello anteriore la presenza di controlli di accesso rapido per l’ingresso quali livello, selezione dell’ingresso, phantom, fase, taglia-basso, pad e link, seguito da un display multifunzione per livelli I/O e dalla sezione per i segnali in uscita con meter (selezione dei primi otto fra ingressi e uscite), alternate monitor, FCN (per varie funzioni), livello/mute per il monitor (sia stereo che multicanale) e le due utilissime prese cuffia con volumi indipendenti.
Vediamo nel dettaglio le differenze sostanziali e le applicazioni suggerite per ciascuna scheda.
La Apollo x6 con i suoi 2 pre microfono/Hi-z e 6 in linea è ideale per lo studio personale e i produttori che fanno solo qualche overdub, salvo usare ulteriori convertitori AD collegati ai 2 IN ADAT (fino a 192kHz) e alla coassiale S/PDIF.
Nel pannello posteriore ci sono due BNC per word-clock I/O e due porte Thunderbolt 3, la prima per collegare l’unità al computer, la seconda per un collegamento in cascata fra dispositivi diversi. Le uscite analogiche sono 8 in formato jack da 6,35mm e consentono sia il Monitor che il Surround 5.1, anche le uscite comprendono connessioni digitali con 2 porte ADAT e una coassiale S/PDIF.
La Apollo x8: offre in più 2 ingressi microfonici (ossia sono 4) e 2 in linea (quindi diventano 8) quindi può essere utilizzata da studi con maggiori esigenze di ingressi e uscite. Infatti anche le uscite sono due in più, quindi oltre il monitor stereo c’è possibilità di realizzare/ascoltare un mix 7.1.
Il pannello posteriore della Apollo x8p è decisamente più ricco, anche se perde le connessioni S/PDIF, con 8 ingressi “combo” 8 ingressi linea su DB25 (i combo hanno la priorità su questa connessione) e l’uscita Monitor e un connettore DB25 per le uscite 1-8.
Infine per quanti hanno esigenze maggiori è stato realizzato Apollo x16 con un pannello anteriore ricco di meter a scapito dei controlli della sezione di ingresso, mentre nel pannello posteriore presenta una connessione stereo AES/EBU, uscite XLR per Monitor e ben 4 DB25 per 16 ingressi e 16 uscite di livello linea. Questa configurazione di I/O che è stato pensato per lavorare con 16 pre, magari da un mixer o da moduli della serie 500, per studi professionali.
A Roma la presentazione dei nuovi prodotti UAD condotta da Nathan Eames e dal product specialist italiano Pierangelo Troiano si è svolta alla presenza di diversi professionisti fra i quali Davide Palmiotto, ed è culminata con sessioni di ascolto individuali basati su due tipologie di comparazioni. La prima riguardava il suono delle sessioni con i plug comparato con gli hardware storici, la seconda era incentrata sull’ascolto delle differenze soniche fra i prodotti della serie precedente e dell’attuale e le sfumature fra le schede più economiche e le più costose, che adottano una circuitazione ulteriormente migliorata!
Un forte ringraziamento va a Feliciano Zacchia e all’efficiente staff di Sonus Factory per la calorosa accoglienza e la disponibilità della regia dello studio di registrazione B2S.
Sonus Factory, attivo da 12 anni, è un centro specializzato in formazione musicale e produzione che offre corsi certificati di performance e music production fino al prestigioso Bachelor of Arts.
Per maggiori informazioni su Apollo X contattate il distributore italiano Eko Music Group.
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