Arturia annuncia per questo Namm una line up che aggiorna la prima versione della scheda AudioFuse.
Dalla Francia arriva una delle novità che più mi aspettavo e che, seppur in parte, avevo previsto, sin da quando ho ricevuto una delle prime schede arrivate su territorio nazionale (comprata quasi al day one).
La serie si aggiorna quindi con due nuovi modelli, un’interfaccia audio type C formato desktop chiamata AudioFuse Studio e AudioFuse 8Pre, un preamplificatore a rack.
L’interfaccia eredita lo stesso convertitore e la tecnologia Discrete Pro, tale tecnologia è molto interessante perché separa completamente i preamplificatori per quanto riguarda lo strumento collegato, ovvero se collegate una chitarra la scheda userà un pre, altrimenti utilizzerà l’altro dedicato al microfono, senza quindi avere quello scomodo abbattimento in termini di dB che si può avere su altre schede.
Molto interessanti sono le rivisitazioni della struttura dello chassis rispetto al modello più piccolino: infatti ora la sezione del reamping è dedicata alla sezione degli aux esterni (non presenti sulla prima AudioFuse) mentre in precedenza era dedicata alla seconda uscita in alto dello speaker B (si è macchinoso, non fateci caso); c’è poi la possibilità di avere un listen Pre fader per sentire l’audio diretto nel canale dell’interfaccia.
Dettaglio importante è il sistema di grate per garantire un airflow migliore, perché purtroppo le tantissime funzioni tendono a far scaldare l’intero sistema. Con il firmware attuale in green mode (che sarebbe una specie di risparmio energetico) le temperature rimangono tollerabili, ma non so fino a che punto questo poteva piacere a molti; ora con la nuova versione la situazione dovrebbe migliorare considerevolmente.
Altra novità invece riguarda l’interfaccia di controllo, molto più moderna e decisamente più bella da vedere: il nuovo AudioFuse Control Center permette di mantenere sotto controllo tutte le funzionalità della scheda.
Il resto della dotazione è un abbondante aumento delle uscite, le uscite aux per usare anche la reamp box o per aumentare gli ascolti in cuffia, gli insert che passano da due a quattro e così anche gli ingressi per strumenti esterni.
A prescindere dai dati tecnici, il lavoro di Arturia in questo caso, e parlo da cliente, è stato tra i migliori possibili. Hanno trovato e risolto le parti che non performavano al 100% nel modello precedente creando la versione definitiva per un utilizzo in studio.
Veniamo adesso all’altro prodotto molto interessante: Arturia aveva progettato un buon preamplificatore per la sua scheda, il problema però è che due canali potevano sembrare decisamente troppo pochi, quindi il problema si è risolto nella maniera più semplice per tutti, creando un preamplificatore in formato rack con possibilità di montaggio su tavolo attraverso braccetti dedicati.
Sono ben 8 canali con tecnologia Discrete Pro con tutti i controlli già visti nella scheda audio con possibilità di boost e di pad, possibilità di connessione al pc tramite USB type C, uscite Adat e world clock, possibilità di ascolto in cuffia, due insert per effetti esterni, due entrate strumenti e uscite per gli speaker.
Le specifiche tecniche sono praticamente identiche a quelle dell’interfaccia audio, il che conferma il suo essere l’appendice perfetta della AudioFuse.
Però ora la mia curiosità è tantissima. I prezzi apparsi in rete parlano di cifre intorno ai 900 euro per la scheda e intorno ai 700 euro per l’8Pre.
Arturia è un marchio distribuito in Italia da Midiware.
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