Motu ci propone un’interessante novità nell’ambito dell’audio correction in post produzione con il nuovo update del suo Digital Performer: la versione 9.5 introduce infatti la ZTX PRO™ technology, che permette di lavorare con ancora maggiore definizione su parametri quali time-stretching, pitch-shifting e pitch editing. Vediamo una per una le interessanti novità implementate.
ZTX PRO Time stretching è lo strumento che potrà applicare il time-stretching audio con risultati profondamente migliori rispetto alle precedenti versioni, anche quando si accelera o si rallenta l’audio in maniera molto marcata. Parliamo inoltre di una qualità di stretching all’avanguardia su qualsiasi tipo di materiale audio: percussioni, strumenti solisti, vocali, mix completi, mono, stereo, n-canali e via dicendo.
Quindi si potrà regolare loop complessi al tempo generale della registrazione, applicare regolazioni di tempo all’interno di interi mix e molte altre operazioni che alterano la lunghezza e la velocità delle clip audio.
Continuiamo parlando di pitch-shifting. ZTX PRO pitch-shifting è lo strumento relativo alla modifica dell’intonazione e offre un elevato livello di variazione del suono sia sul materiale audio monofonico che multi-timbrico, perfino applicato a mix completi. Può essere applicata una correzione standard fatta direttamente dal software o custom a scelta dell’utente.
Tra le novità è possibile inoltre impostare le preferenze globali, con la possibilità di specificare la modalità di correzione del pitch per qualsiasi singola clip audio del progetto in uso.
Una novità inerente alla modifica dell’intonazione è invece nell’editor del sequencer che consente agli utenti di trasporre graficamente qualsiasi tipologia di audio utilizzando una barra di intonazione trascinabile o uno strumento a matita per la correzione e per avere una finezza quasi estrema, aggiungendo o rimuovendo vibrato e così via.
ZTX PRO Quality presets invece consente agli utenti di ottenere i migliori risultati per un’ampia varietà di materiali audio, tra cui “solo” per materiale monofonico ed “efficiente” per una elaborazione veloce che si adatta in modo variabile alle caratteristiche del segnale audio. Lo spostamento del pitch di Pure DSP è stato mantenuto come un’opzione aggiuntiva, in quanto produce spesso i migliori risultati sulle voci soliste (o su altri strumenti monofonici), specialmente quando si esegue l’intonazione della voce.
Digital Performer 9.5 aggiunge anche una nuova finestra di Effect Performance che controlla il carico di elaborazione di tutti gli strumenti virtuali e plug-in di effetti, consentendo agli utenti di identificare e gestire plug-in che impongono elevate richieste di elaborazione sul proprio computer.
I plug-in possono essere ordinati per nome, per carico del processore o la posizione esatta (bar e beat) nella linea di sequenza in cui raggiungono l’elaborazione del picco. Ogni plug-in è identificato come pre-gen o in tempo reale, con annessi suggerimenti su come i plug-in siano attualmente in esecuzione in tempo reale.
Interessante da vedere il pitch-shifting che dovrà vedersela con una discreta serie di avversari più o meno performanti come Autotune, Reatune e Melodyne.
L’offerta proposta da Digital Performer 9.5 si allarga quindi sempre più, incrementando le possibilità di lavoro in post produzione: complimenti a Motu per il lavoro svolto e attenderemo presto delle novità.
Aggiungi Commento