Risalire alla storia dei monitor da studio Yamaha vuol dire ripercorrere diverse decadi, fino al 1970, in cui il celebre woofer bianco ha decretato l’inizio di una grande storia, diventando un vero e proprio punto di riferimento per i fonici di ogni epoca.
I monitor nearfield della serie HS sono arrivati alla loro seconda generazione, aggiungendo un nuovo modello da 6.5″ e rimarcando ancora una volta le caratteristiche di accuratezza sonora, con una risposta neutra, non esaltata o “piaciona” sulle frequenze estreme, adatta per un’analisi attenta durante le fasi di lavoro in studio di registrazione.
I modelli Yamaha HS
I modelli in produzione vedono due finiture, bianca o nera, e sono:
- gli HS8 e gli HS8I, entrambi monitor amplificati con woofer da 8″ e tweeter da 1″, dotati di bass reflex posteriore;
- gli HS7 e HS7I, con woofer da 6,5″ e tweeter a cupola da 1″, risposta lievemente meno estesa in basso rispetto ai precedenti e un’amplificazione anch’essa leggermente meno potente ma comunque sufficiente ad ogni uso;
- gli HS5 e HS5I, che come avrete già capito riducono ancora le suddette caratteristiche, con woofer da 5″ e tweeter da 1″, amplificazione minore e estensione in basso non oltre i 54Hz;
- infine abbiamo il subwoofer HS8S, bass reflex 8″ che arriva a 22Hz, amplificato con 150W di potenza.
La differenza tra i modelli normali e quelli “I” sta nella presenza in questi ultimi di punti di montaggio su 4 lati.
Tutte le specifiche tecniche più approfondite di ognuno dei diffusori possono essere consultate su questa pagina del sito Yamaha.
Tutti i monitor sono dotati di controlli della risposta sonora, cioé il room control (per l’attenuazione dei bassi dovuti alla vicinanza alle pareti) e l’high trim (controllo della risposta in frequenza), così da poter adattare il suono a quello dell’ambiente in cui vengono inseriti.
Anche il subwoofer è dotato di controllo low cut (80-120Hz) e di quello high cut (80-120 Hz).
La tradizionale trasparenza dei monitor Yamaha
Come dicevamo, le serie HS sono progettate per offrire una risposta neutra e molto “trasparente” in fase di mix. In questo il ruolo fondamentale lo ha il trasduttore, la cui nuova realizzazione utilizza un design studiato per regolare il flusso della risposta magnetica e garantire transizioni naturali e uniformi.
In questo concorre non solo il design, ma anche la scelta del materiale, anch’esso ottimizzato, insieme poi al tweeter da 1″ del tutto nuovo, ad alta efficienza, con una guida che minimizza le vibrazioni, gamma di frequenze ampliata (fino a 30Hz) e minimizzazione delle distorsioni.
Infine c’è la progettazione biamp, cioé con amplificatore separato per woofer e tweeter, così da consentire che ognuno dei due altoparlanti abbia un comportamento al massimo delle sue potenzialità.
Un design moderno che favorisce il suono
Da non dimenticare poi la cura nel design della struttura, che è stata studiata per eliminare le risonanze con l’uso di MDF ad alta densità e una risposta acustica appositamente studiata per il singolo modello di diffusore.
In questo senso, si è anche prevista una particolare tecnologia di riduzione del rumore, controllando e riducendo quel fastidioso vortice che si può creare all’estremità della porta. Con il sistema Yamaha si riduce il rumore di 6 dB, portandolo a valori del tutto trascurabili.
Non vi resta quindi che scoprirli sul sito Yamaha.
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