Trattare un ambiente per una buona acustica non è certo un lavoro facile o da intraprendere senza l’aiuto di un professionista, poiché è facile agire secondo casualità e ritrovarsi con più svantaggi che benefici. Ancor più difficile è avere i mezzi adatti per diffondere adeguatamente la musica nel proprio ambiente di ascolto.
Gik Acoustics rappresenta una delle punte di diamante in questo settore e oggi ci racconta cosa vuol dire fare un lavoro che possa essere duraturo e non solo soddisfacente, ma esaltante!
Partiamo con i concetti base sulla diffusione e sulle strategie adottate tipicamente nell’ utilizzo di essa per il trattamento acustico di una stanza.
La diffusione è una delle 3 possibilità per il trattamento acustico su di una superficie: la prima e più comune è l’assorbimento, la seconda è la riflessione che sfrutta una superficie angolata per puntare le riflessioni in una certa direzione ritenuta utile poiché lontana dall’ascoltatore o dal microfono; la terza è la diffusione che mira a produrre una dispersione uniforme reindirizzando e dividendo l’energia equamente in tutte le direzioni.
Questo è ciò che farebbe un diffusore ideale e perfetto al 100% ma questo modello non esiste. Esistono invece diversi design per ottenere diversi tipi di diffusione che cercano di avvicinarsi a questo modello perfetto e che offrono vantaggi e svantaggi a seconda del design stesso.
Vi sono appunto 3 principali categorie di diffusori: Diffusori a Reticolo di Diffrazione (Reflection Phase Gratings) , Diffusori Geometrici, Diffusori ad Ampiezza Binaria (Binary Amplitude).
I pannelli della Serie Alpha di GIK Acoustics, ad esempio, sono diffusori ad ampiezza binaria.
I diffusori ad ampiezza binaria sono un metodo innovativo di creare diffusione poiché partono dall’eredità dei più classici diffusori a reticolo di diffrazione basandosi su precisissime sequenze matematiche (responsabili dell’effetto di diffusione) per la loro forma ma, invece di avere diverse profondità, sfruttano una sequenza di materiale riflettente ed assorbente. Ecco spiegato il perché del termine “binario“.
Questo design offre diversi nuovi vantaggi rispetto a quelli più tradizionali. Vediamoli uno alla volta.
Assorbimento e diffusione insieme
Questo è particolarmente utile e comodo sia per stanze piccole dove può rendersi necessario molto assorbimento (specie nelle basse frequenze) ma non si vuole rendere la stanza troppo “muta”, “secca” o “morta” esagerando con l’assorbimento. Inoltre, grazie a questo design, è possibile contenere i costi di un trattamento acustico completo senza però dover rinunciare alla diffusione o senza dover risparmiare sull’assorbimento e trovarsi con delle modali ancora forti e fastidiose.
Infine questa combinazione ha un suono diverso dalla combinazione di un assorbitore e un diffusore uno accanto all’altro e può quindi piacere di più per questo motivo.
Possibilità di posizionare il trattamento più vicino alla posizione di ascolto
Uno dei benefici dei diffusori ad ampiezza binaria è che ci si può sedere più vicini ad essi senza avere gli effetti non desiderati e la colorazione dei diffusori a reticolo di diffrazione che si basano su diverse profondità per ogni elemento e quindi ogni elemento avrà una diversa frequenza risonante e tutte queste frequenze possono essere udite chiaramente se ci si trova a meno di 2 metri dal diffusore (la distanza in realtà varia da diffusore a diffusore).
Dal momento che i diffusori ad ampiezza binaria non sfruttano diverse profondità, essi non producono colorazione anche se si ascolta vicino ad essi.
Effetto Lobing Minimizzato
Il Lobing è uno dei principali artefatti di alcuni design di diffusori, ma sui diffusori ad ampiezza binaria questo effetto viene minimizzato anche quando la sequenza viene ripetuta accostando più diffusori identici.
Maggiori possibilità estetiche / minori ingombri di spazio
Oltre ai loro design unici e moderni, questi diffusori possono avere più colori o finiture e quindi combinarsi meglio con una stanza già arredata o dare pieno sfogo alla vena creativa per ottenere lo stile che si desidera se si progetta uno studio da 0. Inoltre questi pannelli possono essere molto sottili, anche solamente 5 cm, dal momento che la parte di diffusione non richiede diversi spessori ed, anzi, può essere essa stessa molto sottile ed il materiale assorbente, se di alta qualità come quello usato da GIK Acoustics, sarà comunque molto efficace anche se di spessore ridotto.
Grazie a tutti questi vantaggi, i pannelli della Serie Alpha di GIK Acoustics sono spesso la scelta ideale per il trattamento acustico di stanze medio/piccole.
Ogni pannello della Serie Alpha offre diffusione con pannelli che possono essere molto sottili o piuttosto spessi in base alle esigenze del cliente, avere un’estetica accattivante e riconoscibile, possono essere usati in stanze molto piccole senza colorare il suono e non generano problemi legati all’effetto lobing nemmeno se posizionati uno accanto all’altro.
I pannelli offrono anche un’assorbimento più efficiente a frequenze più basse di normali pannelli acustici grazie all’effetto membrana parziale dato dalla lastra frontale sfruttata per la diffusione.
La diffusione dei pannelli della Serie Alpha può avvenire un un solo piano (mono-dimensionale) cioè sul piano orizzontale o verticale a seconda di come viene orientato il diffusore, o su due piani (bi-dimensionale) cioè allo stesso tempo sia sul piano orizzontale che su quello verticale.
Vi sono molte convinzioni errate riguardo alla diffusione 1D e 2D, ma molte persone vogliono semplicemente sapere “qual è meglio?“.
La risposta non è semplice né univoca (altrimenti un solo design verrebbe prodotto e l’altro scartato) e le differenze possono talvolta essere molto sottili al punto tale che entrambi i design nella maggior parte delle situazioni possono lavorare bene e la scelta può dipendere anche da una preferenza personale.
Per approfondire e spiegare la differenze tra design 1D e 2D bisogna visualizzare la “forma” della loro diffusione: il design 1D presenta una diffusione a forma semicilindrica dal momento che diffonde su di un piano solo mentre il design 2D presenta una diffusione a forma semisferica dal momento che diffonde su due piani.
Dal momento che un semicilindro ha più volume interno di una semisfera della stessa misura, i diffusori 1D sono effettivamente più efficienti e producono più diffusione in totale di un diffusore 2D ma la producono di un piano solo.
Per approfondire questa differenza, prendiamo 2 esempi di contesti pratici: il muro posteriore (quello a cui si danno le spalle quando si è in posizione di ascolto/mixaggio) di una regia ed il soffitto di una sala di ripresa.
In una regia la funzione della stanza è di fornire un’ascolto preciso e accurato al fonico nello “sweet spot” che è solitamente fisso all’interno della stanza così come lo è la posizione dei monitor.
Sapendo quindi che i monitor sono puntati sempre verso il muro posteriore ha senso utilizzare un design 1D dal momento che la quantità di diffusione è maggiore ed è efficace in relazione a dove vogliamo che essa lo sia e cioè la posizione di ascolto.
Ora, pensando ad una salsa di ripresa, non abbiamo una posizione fissa da cui proverrà il suono: può darsi che un giorno si registri una batteria in un certo punto, può darsi che il giorno dopo si registri un cantato in un altro punto o un piano in un altro ancora e così via.
Siccome il suono può provenire da ogni parte della stanza, il soffitto sarà un ottimo candidato per una diffusione 2D così che il diffusore possa performare bene nonostante il suono gli arrivi da posizioni diverse.
Questi sono solo esempi, non regole: per esempio in un sala di ripresa dove certi elementi sono fissi ha senso usare una dimensione 1D ed in un regia molto piccola può avere senso usare un diffusore 2D per avere più assorbimento che diffusione.
I casi sono tanti, questi sono solo esempi e se mai vi trovaste in dubbio riguardo a quale tipo di diffusione usare o quanta usarne, o come posizionare i diffusori potete sempre contattare GIK Acoustics per una consulenza acustica gratuita e senza impegno fatta dal team italiano.
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