Registrato nella Lyndhurst Hall degli AIR Studios di Londra (celebri per aver ospitato le riprese di alcune tra le più celebri colonne sonore degli ultimi decenni), questo ampliamento, che riguarda le tre sezioni principali dell’orchestra (Strings, Brass e Woodwinds) consiste innanzitutto nell’allargamento del parco di ripresa microfonica.
Le microfonazioni
Nelle patches CTAO, insieme ai tre classici microfoni Decca posizionati vicino al direttore d’orchestra con la ripresa T (tree), al microfono a condensatore nella parte alta della sala A (ambient), ai microfoni valvolari vicini ai musicisti della ripresa C (close), troviamo la scelta O (outriggers), un set di microfoni posizionati molto ai lati rispetto alla ripresa T, per ampliare in modo considerevole la divisione stereo del suono.
Questa opzione è comodissima in campo cinematografico perché, allargando il fronte stereo della musica, si crea uno spazio in cui i dialoghi non vengono coperti dalla colonna sonora.
Nella sezione Alt Mics troviamo altri quattro tipi di microfonazione: ST (stereo), che riprende l’orchestra da una posizione completamente diversa rispetto ai Decca; G (gallery), tre microfoni posizionati nei punti più lontani rispetto ai musicisti, e CR (close ribbon), microfoni vintage a nastro, per aggiungere calore e rotondità.
Ultimo ma non per importanza il L (leader), con il microfono vicino al leader della sezione corrispondente, per sottolineare un passaggio melodico o per avere un suono della sezione meno presente ma ben definito.
Se invece si sceglie l’opzione Stereo, le patches delle sezioni vengono fornite con tre presets (B, M e F) di mix programmati da Jake Jackson, ingegnere del suono e responsabile Spitfire delle registrazioni, che si adattano perfettamente a tutti i generi musicali più praticati, dalle colonne sonore al pop.
Ogni microfonazione può essere controllata e modificata in tempo reale tramite i Midi CC.
Articolazioni e strumenti
L’altra grossa implementazione riguarda le articolazioni, specialmente quelle brevi: oltre a quelle principali, troviamo una nutrita serie di “nuances”, e viene potenziato il sistema UACC, che la Spitfire sta sperimentando per farlo diventare uno standard, il quale permette attraverso il CC#32 di controllare fino a 127 articolazioni.
Da segnalare la presenza di strumenti non molto utilizzati nelle orchestre moderne ma di grande suggestione: la SSO Pro Brass presenta il Trombone Contrabbasso, la Tuba Contrabbasso e il Cimbasso, mentre nella SSO Pro Woodwinds troviamo il Clarinetto Basso e il Clarinetto Contrabbasso.
La SSO Pro è indirizzata specificamente ai professionisti della musica applicata, grazie alle notevoli qualità di dinamica e alla varietà di scelta per le riprese del suono. Di prim’ordine anche le articolazioni, molto precise.
La libreria completa, che può essere anche acquistata separatamente per sezioni, supera i 750GB di grandezza, per cui è consigliabile l’uso di un supporto SSD.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale Spitfire Audio.
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