Corrado Rustici, produttore musicale di spicco a livello internazionale, che tempo fa abbiamo avuto la fortuna di incontrare in live streaming, veste stavolta i panni di scrittore con il suo nuovo libro, “Breviario del Produttore Artistico“, edito da Volonté&Co.
Con una carriera straordinaria alle spalle, Rustici offre ai lettori non solo una raccolta di consigli preziosi per gli aspiranti produttori artistici, ma anche un’affascinante narrazione di aneddoti legati alla sua lunga e mirabile esperienza sul campo.
Il libro diventa così uno spazio in cui Rustici trasmette la sua visione della musica, passata e contemporanea, accompagnandoci in un viaggio che spazia dalle tecniche di produzione del passato alle moderne innovazioni tecnologiche, con uno sguardo fisso sulla finalità del lavoro: fare musica, creare arte.
Una carriera internazionale, un’esperienza inimitabile
Nato a Napoli nel 1955, Corrado Rustici ha iniziato la sua carriera come chitarrista per le band prog-rock Il Cervello e Nova, prima di trasferirsi a Londra e poi negli Stati Uniti.
Qui ha collaborato con grandi nomi come Whitney Houston e Aretha Franklin. Dal 1985, la sua lunga collaborazione con Zucchero Fornaciari ha segnato la produzione di album iconici come Blue’s e Oro Incenso & Birra.
Rustici ha poi lavorato con artisti del calibro di Elisa, Ligabue, Negramaro, Francesco De Gregori, Claudio Baglioni e molti altri, diventando uno dei produttori più rispettati e influenti nel panorama musicale odierno.
La tecnologia e l’evoluzione del suono
L’introduzione del libro pone l’accento sull’importanza delle nuove tecnologie nella creazione e nello sviluppo della musica. Con un excursus che parte da lontano, dall’invenzione del pianoforte e dall’arrivo dell’elettricità, si arriva all’era dello streaming e dell’intelligenza artificiale.
Rustici esamina come ogni innovazione abbia contribuito a plasmare, cambiare, o addirittura rivoluzionare, la produzione musicale.
La narrazione parte dal 1904, quando John D. Smoot portò una primitiva apparecchiatura di registrazione nell’arcipelago indonesiano, fino all’adozione della registrazione multitraccia da parte di Les Paul nel 1947. Questo primo progresso tecnologico ha, nei fatti, permesso di trasformare la musica in un’industria globale e anche di elevare i musicisti a celebrità planetarie.
La democratizzazione dei mezzi digitali
Rustici riflette su come la democratizzazione dei mezzi digitali abbia permesso al pubblico di accedere alle tecniche di produzione musicale, ma allo stesso tempo abbia diffuso l’illusione di una “democrazia artistica”.
L’autore critica l’industria musicale contemporanea, sottolineando come il desiderio di popolarità e l’accumulo di ricchezza personale abbiano portato a una superficialità nei contenuti musicali. Evidenzia anche la necessità di una seria formazione e di un’alta padronanza del linguaggio musicale per poter creare opere artistiche significative e durature.
L’Arte di creare Musica
La sfida principale per gli artisti moderni, secondo Rustici, è non confondere la visione artistica con il guadagno economico. Critica fortemente la società postmoderna per aver ridotto la musica a un mero intrattenimento, in cui l’apparenza ha più valore del contenuto.
Rustici enfatizza l’importanza della creatività e della dedizione allo studio per poter produrre qualcosa di nuovo e originale; la musica non deve essere un semplice mezzo per ottenere visibilità sui social media.
“Breviario del Produttore Artistico” è un’opera che va oltre il semplice manuale tecnico. È un viaggio personale e professionale di un artista che ha dedicato la sua vita alla musica, offrendo una prospettiva unica su come la tecnologia e l’industria musicale abbiano evoluto (…e involuto…) e influenzato la creazione artistica.
In un mondo dove spesso prevale la superficialità, Rustici fa rivolgere il nostro sguardo nuovamente verso la creatività, la qualità, la dedizione, l’arte.
Maggiori informazioni sul sito dell’editore Volonté&Co.
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