Chi mi conosce sa che spesso parlo della genericità dei termini usati dall’industria per definire i microfoni in base a 7 polarità: omni, sub o wide, cardio, super, iper, 8 e mezzo-fucile/fucile.
Approfondisco il concetto con un’ovvietà: ci sono microfoni, in particolare fra gli usatissimi cardio, che offrono una ripresa più o meno selettiva.
Pertanto per fare scelte più accurate consiglio sempre di cercare e guardare con attenzione i grafici della risposta polare in funzione della frequenza.
Inoltre esorto sempre tutti a guadagnare tempo e farsi il proprio background culturale esperenziale (tempo perso è quello sprecato per seguire i Dogmi degli influencer…) provando e comparando fra di loro più microfoni per ogni ripresa e in funzione dell’ambiente specifico in cui lavoriamo che non va mai sottovalutato.
Nell’era pre-Covid eravamo impegnati nella ripresa di una batteria di rock contemporaneo; per un brano il batterista aveva messo una coperta pesante sul rullante.
Come potete ben immaginare il suono era molto scuro e l’intensità sonora del rullante era decisamente ridotta… durante la sessione preparatoria abbiamo scoperto che il microfono del rullante riprendeva troppo il suono del charleston (hi-hat, se preferite).
A questo punto abbiamo dovuto scegliere un cardioide più selettivo e, fortunatamente, in quel periodo avevamo in studio un pacchetto interessante di microfoni Lauten delle serie Black e Synergy messi generosamente a nostra disposizione dell’importatore italiano Oscar Roje.
Fra tutti i microfoni ricevuti ci ha colpito il concetto dei 270 degrees of off-axis rejection e la polarità 2nd order cardioid del modello LS308… lo abbiamo messo subito alla prova per sperimentare il suo comportamento in una situazione veramente critica.
Le sue dimensioni facevano pensare a difficoltà per il posizionamento che invece è stato facilitato dalla forma per ripresa laterale (side address, se preferite) e dalla forma del suo supporto.
La risposta è stata all’altezza delle nostre migliori aspettative… problema di ripresa risolto alla grande!
In un altro brano lo abbiamo posizionato sotto il rullante, anche in questo caso si è rivelato una scelta ottima… anche se usare un LS308 per la retina è un po’ come usare una Ferrari per fare il giro dell’isolato!
Oltre l’elevata selettività abbiamo apprezzato il suono naturale del Lauten LS308… non solo ci ha salvato le registrazioni del rullante, ma ci ha dato ottimi risultati anche per la ripresa dell’energia sonora della buca della chitarra, dove era affiancato da due Lauten LA120.
In quel periodo avevamo in studio anche un altro microfono definito tight cardioid il Blue en·CORE 100i ma il suono di questo microfono dinamico non ci aveva soddisfatto, nonostante la sua ottima reiezione dei suoni indesiderati e il suo eccezionale rapporto qualità/prezzo.
Spero di aver modo di provare presto il suo erede, seppur condensatore, Ember.
I microfoni Lauten sono importati in Italia dalla TeDeS.
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