All’inizio degli anni ’90 la rivoluzione digitale portò negli studi di registrazione e nelle case delle persone un nuovo modo di produrre e ascoltare la Musica.
Inevitabilmente, questo cambiamento nella produzione musicale influenzò anche la stessa Musica prodotta, che poteva essere ora creata in modi e soprattutto in tempi diversi, che poteva beneficiare delle nuove tecnologie sia per quanto riguardava la registrazione e il missaggio, sia il supporto finale stesso, visto che oramai il CD stava del tutto soppiantando il vinile.
Ma come avvenne questo cambiamento? Fu indolore? Quale furono i contraccolpi e quali le nuove opportunità? Cosa rimpiangere del passato e cosa invece no?
Ne abbiamo parlato nella nostra lunga diretta con Corrado Rustici e Cesare Chiodo, due dei maggiori produttori degli ultimi decenni, sia in Italia che negli USA. Loro in quel periodo c’erano e ci possono descrivere i cambiamenti perché li hanno vissuti sulla loro pelle, nelle loro produzioni.
Con loro anche Andrea Pellegrini, giovane fonico ma dalal carriera oramai consolidata a livello internazionale, e con Massimo Varini, altro musicista e produttore protagonista di quegli anni.
Ecco quindi l’estratto in cui si puntano i riflettori su questo tema, un momento storico di primaria importanza anche per capire l’inizio di un irreversibile cambiamento di tutto il music business.
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