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Usare al meglio la 13a per il tuo studio

Ammesso che l'importato Black Friday e che le importanti spese preliminari per il cenone vi abbiano lasciato qualche euro disponibile, cosa potete mettere sotto l'albero per il vostro studio personale? Segue un elenco di piccoli consigli per gli acquisti divisi per tipo di dispositivi.

Ammesso che l’importato Black Friday e che le importanti spese preliminari per il cenone vi abbiano lasciato qualche euro disponibile, cosa potete mettere sotto l’albero per il vostro studio personale? Segue un elenco di piccoli consigli per gli acquisti divisi per tipo di dispositivi.

Microfoni

Come sapete ho una passione smodata per questi articoli, perché non li considero un plus, ma un importante valore aggiunto per la migliore qualità della ripresa, da cui deriva un suono più naturale (insomma quello che avete raggiunto dopo prove estenuanti) ed un missaggio più semplice, anche quando decidete di stravolgere il suono originale!

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Shure KSM8

Fra la produzione recente, anche se devo ancora fare dei test approfonditi sulla nuova serie dell’Electro Voice N/D, del Lewitt LCT 640TS e del Sennsheiser AMBEO 3D, mi hanno colpito il dinamico Shure KSM8 per la sua esemplare risposta “focale” (ossia variando la distanza fra microfono e sorgente), con “effetto di prossimità” ridotto al minimo, ed il condensatore Aston Spirit (l’altra mia passione smodata è per la ripresa omni); in alternativa, il rimando è ai pregiati microfoni di Teo Pizzolante ed ai prestigiosi AEA (ma qui avete bisogno di un babbo Natale ricco!).

Se il vostro parco microfoni è ok, anche se per me non sono mai abbastanza, e volete investire in accessori puntate sempre su una buona asta estendibile al massimo (sia nel braccetto orizzontale che nella base verticale) o buone sospensioni elastiche, ed il filtro ambientale Aston Halo, la soluzione più efficiente per limitare i danni di un’acustica non controllata.

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Ribbon Mic di Teo Pizzolante/Braingasm Lab

Ah, se invece volete cimentarvi nella misurazione del vostro studio (e di altri ambienti di ascolto) potete farlo economicamente con gli italianissimi microfoni Mellab ed un software quale Smaart o un dispositivo quale Audioscope… a breve su queste colonne!

Mixer

Analogico o digitale? Questi ultimi recentemente hanno avuto un crollo verticale dei prezzi ed ormai a parità di I/O sono spesso più economici dei corrispondenti modelli analogici!

La mia scelta personale, dopo prove in studio e dal vivo con il modello pre-serie, si è rivolta verso l’analogico Arthur della Schertler; ovviamente sono soddisfatto della sua gamma dinamica e del suo suono grazie ai circuiti in classe A pura, tanto da aver convinto anche la redazione di MusicOff a prenderne uno!

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Schertler Arthur

Sul piano del mixer digitale la scelta, dopo aver vagliato gli I/O necessari, può arricchirsi di argomenti quali: presenza di algoritmi diversi di EQ (per avere un carattere sonoro diverso, magari quello di una console degli anni ’60 e/o ’70), simulazione di alta qualità di amplificatori (in questo caso potrebbe essere molto creativa la possibilità di abbinare una testata con un cabinet e, magari, scegliere il microfono della ripresa ed il suo posizionamento!) ed una forte versatilità di servizi ausiliari per la gestione di cuffie, chiavette USB, etc…
Interessanti alcune soluzioni proposte quest’anno come RCF M18.

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RCF M18

Una cosa importante è l’eventuale possibilità di funzionare anche come scheda audio, ma controllate esattamente quali/quanti ingressi potete inviare contemporaneamente alle uscite ed il formato delle uscite.
Consiglio di dare un occhio al catalogo Allen & Heath, distribuito in Italia da Exhibo.

Schede audio

A prescindere dal modello più trendy e accattivante, partendo dalla compatta Audient id14 fino alla notevole Antelope Audio 32+ ed oltre, prestate molta attenzione agli I/O che vi servono, spesso le sigle imposte dai guru del marketing sommano anche gli I/O digitali per i quali serve un dispositivo esterno! Di massima è meglio spendere qualcosa in più ed avere qualche I/O che ora non usate piuttosto che trovarvi fra pochi mesi a rivendere la scheda perché insufficiente.

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Antelope Orion 32+

Importante: leggete sui forum tutte le critiche negative (eh, eh!) verso la scheda che avete intenzione di acquistare, in particolare su driver e relativi aggiornamenti che quella marca fa/ha fatto per i suoi modelli precedenti… le aziende che non curano i driver vi potrebbero costringere a non aggiornare il vostro PC con scompensi con il vostro software DAW.

Software & App

Qui è importante la vostra esperienza pregressa perché a nessuno piace approfondire 2 o 3 software o App diverse. Comunque sia, non dimentichiamo di menzionare nTrack Studio 8 per avere una delle app più performanti (per non dire la più performante) su Android, esistente anche in versioni iOS e per desktop (per le quali c’è un’interessantissima offerta in corso!).

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Monitor

Partendo dalle indicazioni del mio articolo dello scorso anno potete fare una bella scrematura per motivi logistici: spazio a disposizione senza “interferenze visuali”, distanza dai monitor per creare lo sweet spot ideale, altezza dei monitor rispetto alle vostre orecchie… tendenzialmente per un studio personale con regia dal triangolo aureo di circa 1 metro per lato il monitor più grande che può andar bene è un 6″ (152,4mm.). A prescindere dai monitor attivi già testati, quali gli HEDD e leggo parlare molto bene dei Dynaudio LYD, che attendo per prove contemporanee alle disquisizioni sui panettoni con canditi o senza!

Se vi trovate bene coi vostri monitor e cambiarli non vi passa neanche per l’anticamera del cervello, potete dargli modo di suonare decisamente meglio con un accessorio quale il set di disaccoppiatori DMSD che recentemente ho ascoltato fare miracoli a 23Hz!!!

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Dynaudio LYD

Cuffie

Qui il discorso si fa complicatissimo: non mi sento di suggerire nulla perché l’udito, e quindi l’ascolto, è prettamente individuale quindi, come per gli In Ear Monitor, ciò che suona bene per me, potrebbe suonare malissimo per voi e mille altri! Vi invito sempre a considerare fra i parametri prioritari il comfort: una gran bella cuffia lo è se vi consente di lavorare per ore senza stressarvi i padiglioni auricolari o crearvi mal di testa meccanici.

Consiglio fondamentale: queste sono le mie opinioni, verificatele sempre con ascolto accurato da concordare col vostro negoziante di fiducia, stabilirete un rapporto che la rete non vi potrà mai dare… quantomeno per la stretta di mano analogica.

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Francesco Passarelli

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