Austrian Audio, ne parliamo da quasi 2 anni, ha deciso di lanciarsi in un’avventura in un periodo che vede la concentrazione in grandi gruppi che riducono de facto il numero dei protagonisti e lasciano spazi ridottissimi alle altre aziende.
Lo staff può vantare un’esperienza unica e invidiabile maturata lavorando ai massimi livelli del settore in AKG (Akustische und Kino-Geräte Gesellschaft m.b.H.), un’azienda ormai relegata nel gruppo Harman Pro prima e Samsung poi ad un ruolo minore, salvo sfruttare il mito del marchio, maturato dal 1947 in poi con prodotti quali il C12.
Come preannunciato questo background è stato il punto di partenza per realizzare soluzioni originali, non cloni di miti infatti lo scorso anno AA ha depositato il primo brevetto e oggi al PL+S di Francoforte presenta ben 8 prodotti nuovi: le cuffie Hi-X50 ed Hi-X55, il sistema di test e misurazione industriale Aurora, ma come è nel DNA aziendale la parte da leone la fanno i microfoni basati sulla capsula CKR12 (Capsule Keramik Ring) è adottata sia nel modello cardioide OC18 che nell’attuale top di gamma OC818 il primo microfono al mondo con polarità variabile dal rice-trasmettitore opzionale OCR8 che tramite il software gratuito Polar Pilot consente di scegliere ben 255 pattern polari, gestibili anche tramite il plug-in Open Source PolarDesigner (Mac / Win: VST, AU e AAX)
Consapevoli della mia inguaribile passione (o malattia?) per i microfoni e la grande curiosità che mi attanaglia, gli amici di Austrian Audio mi hanno fornito in anteprima i prototipi per test approfonditi con patto di NDA… siamo stati costretti a non pubblicizzare questi test nel 3rd ear lab.
A prima vista entrambi i modelli somigliano vagamente all’AKG C314 ma la produzione AA è totalmente originale e non copia nulla del vecchio marchio, anche se ovviamente il background dei progettisti è austriaco al 101% e in qualche scelta progettuale si vede.
Partiamo dalla capsula CKR12 (Capsule Keramik Ring) costruita individualmente da due delle mani più esperte del settore perché Monika ha iniziato a lavorare in AKG nel 1990 e ha lavorato fino a creare i trasduttori più critici che abbiano mai progettato. In AA affermano “Monika was and is the top of the top! We’re lucky to have her“.
Torniamo alla CKR12, un’evoluzione del classico viennese che adotta anelli ceramici di qualità aerospazialein attesa di brevetto. L’ottone detiene tuttora uno status leggendario per il ruolo nella costruzione della CK-12 ma ha punti deboli che bisognava eliminare anche per migliorare la qualità, ergo minori rotture e tolleranza di produzione a valori minimi (meno di 1dB) rendendo de facto tutti i microfoni matched.
Grazieai suoi supporti in gomma antishock sopra il diffusore/assorbitore la capsula è flottante e sotto la capsula è un diffusore/assorbitore appositamente intonato.
Ciò riduce qualsiasi riflesso che altrimenti rifletterebbe e rimbalzerebbe all’interno dello chassis del microfono.
L’obiettivo è di realizzare un robusto alloggiamento del microfono il più acusticamente invisibile possibile. Lo chassis di un microfono è sempre un compromesso tra la risposta in campo libero e la massima protezione della capsula e dei circuiti. La soluzione AA elimina ulteriormente riflessioni e dispersione del suono nell’alloggiamento della capsula.
Infine c’è anche l’intenzione ridurre la rumorosità dovuta alla sospensione integrale.
Sepp, l’ingegnere elettronico a capo del progetto, ha realizzato idee che aveva avuto in testa negli ultimi 40 anni, come garantire 13mV/Pascal indipendentemente dalla polarità.
Ciò è regolato in fabbrica per ogni OC818 e consente al fonico di cambiare i modelli polari a distanza senza doversi preoccupare di regolare i preamplificatori microfonici.
L’unico modo per farlo efficacemente per i 2 diaframmi di una capsula è avere ilcircuito di polarizzazione analogica sotto controllo digitale.
Ma non c’è elaborazione del segnale digitale nel microfono: è un classico microfono dall’apprezzatissimo carattere viennese con stabilizzazione digitale e controllo delle tensioni di polarizzazione.
Gli ingegneri di AA hanno pensato di implementare il controllo wireless (grazie a porte di controllo digitale) del microfono tramite BlueTooth.
Per sfruttare il modo BlueTooth, il selettore di polarità deve essere spostato tutto a destra sul cerchio nero che è la posizione anche del modo Preset. Il dongle Bluetooth Audio OCR8 BlueTooth deve essere utilizzato insieme alla app PolarPilot per Android/iOS per controllare le tensioni di polarizzazione e leggere dalla memoria flash incorporata qualsiasi modifica alle impostazioni del microfono (polarità, filtri HP, pad) dalle app iOS/Android in modo BT.
Il fonico dalla figura “8” a Omni ha ben 255 polarità. Tutto ciò per consentire di modificare polarità e selettori dalla regia anche durante l’esecuzione m senza toccare il microfono,.che magari è distante (situazioni live, classica, palchi grandi e di altro tipo).
La stessa porta utilizzata per il dongle BlueTooth OCR8 può essere utilizzata come uscita bilanciata discreta per il diaframma posteriore e avere la seconda uscita. Questa potente funzione deve essere usata con il nostro plug-in Open Source PolarDesigner (VST, AU e AAX).
La procedura è semplicissima: usando il cavo in dotazione, mettete il selettore di polarità nella posizione centrale (doppio cardioide) e collocate il microfono in modo che il logo dell’audio austriaco sia rivolto verso la sorgente audio principale o al centro virtuale. Quindi bisogna impostare il guadagno del microfono del diaframma anteriore al livello necessario e usare lo stesso gain per il secondo diaframma (uscita posteriore) indipendentemente dal livello di uscita.
I controlli sul microfono si “limitano” ai classici: pad di -10dBe -20dB, i filtri @ 40Hz e 80Hz sono del secondo ordine, mentre quello a 160Hz è del primo ordine per un’ottava poi subentra il filtro del 2° ordine a 80Hz.
Il futuro presente
A questo punto abbiamo iniziato a registrare per poter avere il piacere poi di plasmare il suono tramite il PolarDesigner, che è stato sviluppato in collaborazione con l’Institute of Electronic Musik di Graz e il cui core code può essere scaricato da https://github.com/AustrianAudio/; può essere utilizzato con qualsiasi microfono a doppia uscita,anche se i risultati migliori saranno raggiunti col suono austriaco dell’OC818.
Per sfruttare la potenza di questo plug-in, basta registrare le uscite anteriore e posteriore su una traccia stereo nella quale inserire il PolarDesigner durante le sessioni di mixaggio e cominciare a sperimentare.
Innanzitutto il PolarDesigner supera il concetto di “polarità monobanda” perché consente di suddividere l’audio fino a 5 bande selezionabili e applicare ad ognuna i suddetti 255 step. Il plug-in è lineare di fase quando non è usato il controllo di prossimità o non sono ridotte le frequenze di crossover per essere il più vicino possibile l’un l’altra nelle frequenze inferiori.
Il guadagno può essere regolato per banda +18dB/-24dB, ogni banda ha Solo e Mute e l’interfaccia consente all’utilizzatore di trascinare forme polari o cambiarle rapidamente nella parte inferiore.
Il controllo Terminate a.k.a. “The Terminator” (è il tributo da austriaci a Der Guvernator) è più chiaro tramite esempi pratici. Dopo aver registrato uno snare con l’OC818 in modo Dual Output scoprite che c’è troppo charleston nella traccia, a questo punto cliccate su “Acquire target” quindi cliccare su “Terminate”.
PolarDesigner determina automaticamente le impostazioni della polarità ottimale per ridurre il più possibile il segnale del charleston in questione in ogni banda! Proprio come se lo aveste fatto al momento della registrazione, ma con maggior controllo e precisione.
“Maximize Signal” è l’opposto polare di “Acquire Target”: serve per ottimizzare la componente desiderata del segnale e trova il miglior compromesso tra le polarità tra il segnale da “terminare” e quello che dovrebbe essere “ottimizzato”.
PolarDesigner non è un EQ nel senso convenzionale innanzitutto perché considera di diversi comportamenti delle capsule in campo libero o diffuso e poi offre un controllo continuo dell’effetto di prossimità. Inoltre il grafico che mostra le polarità relative a ciascuna banda in PolarDesigner può essere usato anche come un EQ regolando il guadagno di ciascuna banda… in tutti i casi c’è un pulsante “off” per rimuovere ogni esitazione/guaio. Potete attivare l’effetto di prossimità per indurre o ridurre la vicinanza percepita almicrofono.
Nelle sessioni di registrazione frenetiche un OC818 può essere impostato dalla regia per catturare sezioni di archi, cori, ecc. e le tonalità possono essere decise dopo la ripresa, durante le sessioni di mix. Ma la fase creativa non si ferma qui, si può fare un’elaborazione M/S avanzata, elaborare riprese di ambienti/affollate e fare zoom acustico ossia usare l’automazione su un drum-beat che inizia con molto ambiente con pattern omni e quindi diventare un più selettivo cardioide…
Dopo le nostre approfondite prove (stavolta a porte chiuse, escludendo molti amici) possiamo affermare che l’Austrian Audio OC818 suona come ci saremmo aspettati da un prodotto EU, ossia molto bene e inoltre ci offre panorami sonori che finora non ci saremmo aspettati di avere, il tutto partendo da una capsula professionale di tutto rispetto… la stessa capsula che ci ha fornito notevoli risultati, nonostante il prezzo contenuto (siamo nella fascia dei 700€ contro i 900€ del modello maggiore), anche nella più semplice configurazione cardioide dell’OC18
Ringrazio tutto lo staff di 3rd ear lab per la collaborazione riservata, in particolare Tiziano Alimonti e Stefano Petroni, per la grande pazienza nel testare il microfono durante le sessioni di registrazione e la capacità di sperimentare/stressare il plug-in in mix, con un’analisi accurata del dettaglio sonico.
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