Continuiamo a conoscere la suite Honey3 di casa Acustica Audio, ricordando che si basa su una consolle famosissima degli anni ’70 che spopolava negli Stati Uniti, attraverso cui sono passate le note di mostri sacri della musica che adoriamo!
La sezione di equalizzazione è come sempre un burro! Morbidissima, mai eccessiva. Di fatti sono stati assegnati diversi valori di Q, in baso a quanto e come boostiamo o tagliamo. Fenomenale (e musicale, come vedremo più giù).
I filtri come sempre ci aiutano ad avere un controllo importante sugli estremi di banda.
Con la sezione Preamp ci garantiamo un pò di “calore”, sempre utile quando si lavora nel dominio digitale, e di carattere, probabilmente la cosa che più si rimpiange dell’analogico.
Il digitale come sappiamo ha introdotto una trasparente ed una pulizia ai limiti dell’immaginabile e questo, in realtà, a dispetto dei lati positivi, ha standardizzato un po’ il sound delle varie riprese.
Possibilità di emulare con una così intensa “verità” comportamenti analogici è bellissimo!
È bello utilizzare una channel strip del genere perchè sembra di essere sempre “a casa”, si è al sicuro durante l’utilizzo del plugin perchè è tutto estremamente musicale. A dirla tutta questa era una cosa con cui lottavo costantemente.
Tantissimi plugin tecnicamente funzionano, praticamente anche, ma agiscono in maniera non-musicale. È una sensazione che si sviluppa con il tempo, con l’ascolto, con l’esperienza e con tanta attenzione verso il proprio lavoro.
Questi plugin sono dannatamente musicali, i miei sinceri complimenti al team di Acustica Audio.
Vi lascio al test. Come sempre è molto difficile in un video farvi arrivare il 100% del sound, ma credo che grazie alla bontà di questa suite, ci siamo vicini.
Il consiglio più grande che posso darvi è di provarli e giudicare da soli, cosa che sono sicuro molti di voi faranno dopo aver ascoltato di cosa sono capaci questi processori.
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